lunedì 26 dicembre 2016

ISCRIVITI A CITTA' DI OPERA RUNNERS



ISCRIZIONE E TESSERAMENTO 2017
La F.I.D.A.L. (Federazione Italiana di Atletica Leggera) ha ufficializzato le quote  per il 2017 che si   presentano   con   significativi   aumenti che, però,
Città di Opera ha contenuto nei confronti dei propri iscritti (vecchi e nuovi).
Il tesseramento F.I.D.A.L. inizierà ufficialmente  giovedì 29.12.2016.
Dopo avere preso atto degli aumenti deliberati in ambito F.I.D.A.L.
nazionale    e    regionale,   il    Consiglio   Direttivo   della    Società
CITTA’ DI OPERA A.S.D.- SEZ. RUNNERS  ha stabilito le nuove quote 2017
*- ISCRIZIONE E TESSERAMENTO (RINNOVO)     Euro  40.00


*- ISCRIZIONE E TESSERAMENTO (NUOVO)         Euro  80.00


Se si vuole in aggiunta: borsa 55L, maglietta allenamento estate, maglietta allenamento inverno. 



Le quote comprendono:
RINNOVO – Quota iscrizione a Città di Opera e tesseramento alla
                     F.I.D.A.L.  
NUOVO     -  Quota iscrizione a Città di Opera, tesseramento alla
                     F.I.D.A.L. , canotta, zainetto, tuta.
SERVIZI -    Visita medica di idoneità agonistica a prezzi concordati
                    presso i Centri convenzionati.
               -    Tessera carta fedeltà Decathlon ( a richiesta ).
               -    Informazioni su gare e attività della Società.
               -    Iscrizioni a gare con pagamento il giorno della gara.
               -    Preavviso via e-mail in fase di scadenza del certificato
                    di  visita medica idoneità agonistica.


* Comunichiamo di consegnare l’originale del certificato idoneità sportiva per coloro che non l’avessero ancora consegnato. 

venerdì 23 dicembre 2016

E' ARRIVATO IL NATALE



Corriamo corriamo corriamo…,
ma in questo giorno di festa  ci fermiamo,
le scarpette da corsa non mettiamo,
figli e parenti  festeggiamo.
i doni ci scambiamo  e felici tutti siamo,
un bacio poi ci diamo
e gli auguri di Natale ci facciamo .
Renato Colombo


Uno splendido e felice Natale a tutti voi e ai vostri cari!

lunedì 19 dicembre 2016

EVVIVA LA TORRE DI PISA


Domenica 18 dicembre 2016, si è disputata la 18esima edizione della Maratona di Pisa, oltre alla Pisanina, ossia la Mezza Maratona. Ovviamente non ci siamo fatti lasciar scappare l'occasione di poter schierare dei nostri atleti in quella cornice patrimonio dell'Unesco, quella piazza cui il nome è di buon auspicio " Piazza dei Miracoli". Tra gli  iscritti della regina della corsa si è calato in qualità di pacer delle 3h15" Domenico Startari, mentre nella mezza si sono misurate con le loro aspettative le nostre Astrid Gagliardi e Clorinda Martucci . Per Astrid il desiderio era di stare sotto 1h50”, ciò voleva dire nuovo PB, mentre Clorinda si sarebbe accontentata di terminare entro le due ore. Pisa è una città strana, cuor di paese in un corpo da città, con i piedi a bagno nell'acqua e il seno sui colli, una bellezza che incanta, attraverso i suoi lungo Arno, i suoi palazzi settecenteschi, il gotico e il medioevo con le sue mura. Partenza di fianco alla torre, la mattinata è fredda nonostante un timido sole, cerchi di scaldarne l'atmosfera, c'è molta gente, si contano oltre 1600 iscritti alla maratona e quasi 6000 per la mezza, un tripudio di colori e calore che ha invaso la cittadina Toscana. Il percorso è abbastanza filante, una buona parte di rettilinei, qualche sotto passo, alcuni cavalcavia, niente, di più normale per un tragitto di questa lunghezza, se non fosse per quel fastidioso vento che rende meno agevole la corsa. Le nostre ragazze si sono comportate benissimo, disputando una gara quasi perfetta, buon passo, la giusta e tempestiva idratazione, testa e tanto cuore. Astrid, molto bene i suoi primi dieci chilometri, leggera flessione al quattordicesimo km per poi ripartire alla grande nella seconda parte del percorso, Clorinda dal canto suo, non aveva un recente riferimento come tempo riguardante questa distanza, di conseguenza ha provato istintivamente a stare col gruppo dei pacer da 1h55" nella prima parte di gara, ma una volta superato il tredicesimo km, ha capito che poteva spingersi oltre e così ha fatto, chiudendo con un inaspettato e brillante 1h51’57". Astrid continua la sua incredibile ascesa verso numeri da campionessa, arrivando in lacrime sotto la torre in 1h44’20". Il nostro capitano invece si è impegnato nel rendere possibile a un gruppo di atleti di portare a terminare la loro maratona col considerevole tempo di 3h15". Per lui è stato comunque impegnativo tenere un passo sostenuto, con quel vento e per tutti i 42 km, visto il periodo di " stand by ", ma ha grinta da vendere, esperienza e capacità collaudata, tanto da riuscire a svolgere con puntualità svizzera l'impegno preso, con la piena soddisfazione degli atleti del suo gruppo. No… non è stato un miracolo, quel nome, quella piazza così bella, la caratura internazionale dei suoi monumenti, no… non sono loro ad aver fatto il prodigio, ma i nostri ragazzi, che ci hanno messo del loro. In una mattinata così fredda e con una logistica un po' inadeguata, fare il tempo non è semplice e questo da ulteriore merito alle nostre ragazze, senza dimenticare quanto sia difficile, nel caso di Domenico, correre per più di tre ore, aldilà del ritmo, senza una buona preparazione psicofisica, la Maratona non ammette sconti, mai!   

Vincitore maratona con 2h24" Nasef Hamed
Vincitrice maratona con 2h47’10" Giorgia Morano  

Vincitore half marathon con 1h11’33" Paolo Gallo 
Vincitrice half marathon con 1h20’44" Claudia Dardini

 
Luca Bordenga
Ufficio Stampa

domenica 18 dicembre 2016

RUNNERS TRAVOLTI DALLA NEBBIA


Treviglio 18 dicembre 2016, terza tappa del Trofeo Monga, Astolfi, Cimenti e Bordenga, questi i nomi dei temerari che da qui a poco si dissolveranno nella nebbia del tracciato. La temperatura indica -2, mentre quel fumo immobile e denso nasconde ogni cosa. Si distinguono a stento scheletri di castagni senz'anima tendersi verso un cielo che non c'è, mentre un freddo antico, sferza ogni vibrar d'ali o dolce canto. Quell’immensa nuvola caduta sulla città pare inghiottire golosa ogni cosa, case, strade e percorso, ma non la voglia di correre di tutte quelle sgargianti figure che riemergono dal nulla. I primi a partire o sarebbe il caso di dire a essere avvolti da quel manto di grigiore sono Bordenga e Cimenti, quattro giri da 1,5 km a completare il medio di 6 km per loro. Il tragitto è ostico, si scivola parecchio, specie in curva, un paio di fossi, qualche salita impegnativa e infine una discesa fangosa. Cimenti parte forte, riesce a stare col manipolo di testa per tutto il primo giro, fino al delinearsi naturale delle forze in campo, mentre Bordenga in questo periodo arranca, fatica molto, sia a correre sia a respirare, ma tiene duro e arriva in 24’17", mentre Cimenti conferma l'ottimo stato di forma chiudendo in 22’28". Nel cross lungo, quello da 9km , Astolfi si è difeso molto bene, correndo per piazzarsi tra i primi 4 , solo nel finale ha ceduto leggermente il passo, arrivando a 5 secondi dalla quarta posizione, ottenendo comunque un buonissimo quinto posto assoluto col tempo di 32’12". 

Primo classificato cross medio Togni Manuel 20’14".

Primo classificato cross lungo Sonzogni Pietro 30’24". 

giovedì 15 dicembre 2016

FASCITE PLANTARE – QUANDO IL PIEDE S’INFIAMMA


La Fascite plantare può manifestarsi, in alcuni casi con un dolore acuto e intorno al centro del tallone, in altre situazioni il dolore, originato dalla pianta del piede, si percepisce fino alla zona periferica delle dita o, posteriormente, fino alla gamba. Tutti questi sono sintomi di una possibile Fascite plantare, ovvero, uno stato infiammatorio della pianta del piede che, secondo i casi può manifestarsi dopo uno sforzo fisico (per esempio correre) o in forma costante, inficiando la qualità della vita della persona e portandola a scompensi posturali.

Clinicamente il fenomeno si manifesta quando un eccessivo movimento di flessione metatarso-falangea, provoca un allungamento dell'aponeurosi plantare (il tessuto connettivo che sta alla base del piede), generando, un'infiammazione.

Questo stato infiammatorio colpisce spesso gli sportivi, che tendono a "stressare" maggiormente l'articolazione della caviglia e, in generale, l'arto inferiore. Non sono però da trascurare i casi riferiti a persone in sovrappeso e con problematiche della schiena, che possono interferire, per relazione fasciale, con la base plantare.

Altra causa di Fascite plantare può essere ricondotta alle calzature, che nello sportivo, sono uno "strumento di lavoro" che va scelto con la massima cura. La tendenza a pronare eccessivamente  il piede (caricare prevalentemente sulla parte anteriore del piede) potrebbe infine, essene un’ulteriore causa, per via dell’eccessivo allungamento della fascia plantare.

Non ci sono invece, ad oggi, particolari evidenze scientifiche che mettano in relazione questa dolorosa patologia con il piede piatto o cavo.

Considerando che la Fascite plantare solitamente si risolve in modo spontaneo, con riposo, può essere utile applicare in  fase acuta del ghiaccio sulla parte. Se il dolore è forte, si deve evitare di forzare la camminata e mettersi immediatamente a riposo, utilizzando scarpe che non siano eccessivamente morbide o troppo dure.

Gli sportivi devono invece controllare che le calzature normalmente utilizzate durante l'attività sportiva non causino un aumento del carico sull'aponeurosi plantare. Farsi eventualmente consigliare da uno specialista che, in base al “logorio" presentato dalla scarpa stessa, sarà in grado di identificare un'eventuale eccessiva pronazione. Devono inoltre diminuire il carico di allenamento ed evitare provvisoriamente la corsa, che può essere sostituita temporaneamente con la bicicletta o il nuoto.

Importante è, prima di ogni allenamento o competizione, effettuare su entrambi gli arti dello stretching per I ‘aponeurosi plantare, il tendine di Achille e la muscolature del polpaccio.

Per concludere, soprattutto  per chi fa sport, anche in modo preventivo, e per tutti coloro che hanno dolore cronico, è assolutamente consigliato fare un test dell'appoggio plantare o posturale, per mettere in atto le azioni più adeguate al problema.

 

Prof. Emilio Tirelli

Fonte Milanosud

martedì 6 dicembre 2016

TROFEO MONGA - TO BE CONTINUED


Domenica 4 dicembre si è svolta la seconda prova del Trofeo Monga, sul circuito di Castiglione d'Adda. Città di Opera ha schierato tre atleti, Bordenga, Cimenti e Tondolo. La giornata non è particolarmente fredda e di tanto in tanto fanno capolino pavidi raggi di sole. Il tracciato si articola su due giri da 3,300 km, molto impegnativi, terreno gibboso, salite e discese vertiginose e campi coltivati a mais con la parte rimanente del gambo duro e insinuoso. Per Cimenti c'era da verificare il precedente fantastico esordio e non ha tradito le attese, terminando bene la sua prova in 24’15", dietro di lui in 25’58" Bordenga, che ha bisogno di mettere fatica e chilometri sulle gambe senza guardare il cronometro, infine Tondolo al debutto assoluto nella specialità che chiude con un buonissimo 29’07" certificando il suo stato di forma smagliante. Primo classificato Pifferi Mauro 22’02". 
Luca Bordenga
Ufficio stampa

lunedì 28 novembre 2016

GIR ALA CAVA DA RECORD !!


Peschiera Borromeo domenica 27 novembre, è una bella mattinata di carattere autunnale, con un sole tiepido e gradevole che sbuca prepotente da timide nubi che si trascinano nel cielo. Un'aria particolarmente trasparente e fresca rende nitida la pianura spazzando i veli mattutini di foschia, mentre la radura circostante si risveglia di un insolito vitale tepore. È il giorno del “Gir Ala Cava”, un classico appuntamento di fine stagione, gara dal forte richiamo, capace di convogliare moltissimi atleti di primissimo ordine e le società più gloriose del panorama lombardo. Tra i gruppi più folti c'è anche Città di Opera con ben undici atleti alla partenza pronti a dar battaglia su un tracciato pianeggiante e completamente asfaltato che si presta molto nel ricercare un record personale. Le strade intorno al ritrovo si animano presto di colori e calore, è tutto un brulicare di voci e rumori, sembra un formicaio pervaso dal sapore della corsa che libera nell'aria una scia di vitalità. I nostri runners più attesi sono senza dubbio Cimenti e Startari, forti di un ottimo tempo nella mezza di Lodi e tra i più in forma del gruppo; poi c'è l'incognita Bordenga, che viene da un periodo atleticamente difficile e con qualche chilo di troppo; Valente proverà invece a rifarsi dopo Montestella. Mentre Tondolo e Clemente sgomiteranno per ottenere un tempo intorno ai 42', a seguire le nostre tenaci e combattive runnerine Gagliardi e Martucci; Zanni e Diletti che stanno ritrovando la giusta forma e infine ma non meno importante il nostro segretario Renato che cercherà di arrivare entro l'ora. La gara e i pronostici filano via regolari e precisi e le attese della vigilia sono suffragate dai molti record ottenuti. Primo arrivato Città di Opera con 35’33" Startari, dietro di lui ad una manciata di secondi Cimenti con 35’47" ( personal best) , Bordenga 37’12" , Valente 39’41", Tondolo 43’03 ( personal best) , Clemente 43’48" ( personal best), Gagliardi 47’17" ( personal best), Martucci 49’55” ( personal best) , Zanni 50’24" ( personal best ), Diletti 50,51" ( personal best), e infine  Colombo 59’57" ( personal best ).

Primo classificato Rene' Cuneaz con 30’42" prima donna Elisa Cova in 36’22", tutti e due della Cus Propatria.
 

Ps: un ringraziamento particolare al nostro compagno di squadra Luca Cremonesi che per l'occasione, causa convalescenza, si è prestato al ruolo di fotografo, immortalando emozioni e momenti salienti della giornata. Ti aspettiamo presto. 


 

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

mercoledì 23 novembre 2016

MARATONINA DI CREMA



Crema 20 novembre 2016.

Vado un po' controcorrente, lo so, mi piace, lo so che sono un animale un po' strano del club Città di Opera (forse perché vivo a Milano), ed eccomi da solo a correre la mezza di Crema, gara che ho già corso nel 2012 (si preparava ai tempi la Maratona di Firenze), ma no! Anzi, non sono solo ! c’è anche il buon Renato che si sobbarca la trasferta nebbiosa per venire a dare manforte al prode Salva (Grazie!)

Beh, siamo seri, la gara è seria, tanti partenti, in questa che, di fatto, è l’ultima mezza autunnale in Lombardia, la giornata è ideale con temperatura non fredda (si può correre senza guanti), senza vento e allora perché non provare a fare un tempo cronometrico discreto?

Lasciamo perdere gli attimi prima della partenza, un po' convulsi… avevo dimenticato di mettere i pantaloni lunghi nella sacca consegnata al deposito borse… quindi iper ripetuta da 300 metri + 300 metri per arrivare sulla linea della partenza a un minuto dallo start. Via si parte… nel primo km mi sento chiamare dall’amico Giuseppe che mi dice “guarda che più avanti puoi trovare tizio e caio… potete andare via insieme…” ma come si fa? Via, dai… anche questa gara si… da soli con se stessi.  

Voglio correre a 4’12”/km e cerco di farlo con costanza, testa, attaccandomi via via a qualche altro runner, ma, di fatto, SOLO. Il percorso è bello, ci sono però due cavalcavia a distanza di 300 metri l’uno dall’altro che un pochino tagliano le gambe… ma vabbè… alla fine saranno quattro in toto… ma siamo dei metronomi e i chilometri vanno via, siamo di poco sopra i 14 km/h. Finalmente si arriva nel lungo rettilineo in pavé del centro cittadino... il traguardo è lì, 1h28’50” e il buon René è pronto a immortalarti nella peggiore espressione che si può avere dopo 21 km, ma siamo contenti lo stesso. La medaglia è sempre fonte di soddisfazione… video selfie subito su instagram (salvamerando) e poi via al ristoro, al cambio nell’accogliente palestra e di corsa (in auto però stavolta) verso Milano… nel pomeriggio telefonata del Presidente (grazie !) e quindi relax completo. Dal vostro inviato al fronte è tutto per oggi. Alla prossima!

Salvatore Merando

LA RICETTA DEL CROSSANT


Momenti campestri

Primo respiro ribelle del mattino, greggi di nubi dormono abbracciate e schiacciate contro un cielo assassino. 

Mastico il profumo dell'erba bagnata, mentre un brivido in attesa di sparo corre lungo la schiena gelata. 

Miasma della calca che trasuda balsamo e veleno, adrenalina dal ventre molle, bocca impastata e sapore ameno. 

Come un bambino corro , tra fusti neri e tristi mi dileguo, i chiodi svegliano la terra dormiente, coperta da foglie rosso sangue che macchiano l'ambiente.  

Le gambe salgono, scendono, urlano contro un cielo livido e  infernale , come un animale in corsa dilato i polmoni coi miei fratelli in branco in cerca di un tempo ottimale. 

Resto a mezz'aria, senza tempo, senza spazio, senza fine, in 6000 interminabili istanti estasi di endorfine. 

In un attimo che è solo mio.

Dove la vita scorre...dove tutto resta, dove la corsa è un'idea semplice di felicità.
 

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

mercoledì 16 novembre 2016

GAGLIARDISSIMA ALLA MARATONA DI RAVENNA

 
Domenica 13 novembre 2016 eravamo presenti alla maratona di Ravenna con la nostra allegra e vivace esponente, l'inossidabile Astrid. Ravenna non è notoriamente un grande agglomerato, quindi il grosso del percorso si è sviluppato oltre il centro abitato, in modo preponderante su un rettilineo di statale percorso nei due sensi di marcia, ovviamente essenziale ma poco appassionante, mentre molto colorata e calorosa la parte che ha toccato i vari punti d'interesse culturale della città. L'intento di Astrid era di stare sotto le quattro ore, ma una maratona è sempre un’incognita, considerando i molti chilometri da percorrere e in questo senso per la nostra runnerina l'aspetto più importante era comunque arrivare sotto l'arco d'arrivo. Via si parte, Astrid corre facile, ha dei movimenti sciolti e l'approccio è molto positivo, sta bene e si vede, dosa bene l’energia e s’integra in modo puntuale, al 36° chilometro ha pure la forza e la generosità di aiutare un amico in difficoltà, si accosta gli prende la mano e lo accompagna fino alla fine. Termina la sua gara con un sorprendente 3h49’50" suo nuovo personale, limando di oltre 11 minuti il precedente crono.
Piccola curiosità, le medaglie consegnate agli atleti, fatte interamente a mano, tutte differenti tra loro perché composte di frammenti di vetro che andavano a comporre un mosaico rappresentante una delle pietre preziose che orna la croce monumentale dell'abside di Sant'Apollinaire in Classe a Ravenna.



 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

lunedì 31 ottobre 2016

MEZZA DI LODI E MILANO MONTESTELLA


 
Le pagelle del Borde 

HALF MARATHON LODI  

Andrea Astolfi

Ottimo tempo per il taciturno Andrea che alle parole di piazza preferisce i monologhi in solitaria, con i suoi polmoni e le sue gambe che rimbalzano come pistoni d'acciaio su quell'asfalto che veloce scompare sotto le sue suole. Ottiene un PB formidabile chiudendo in 1h12’25" questa mezza maratona che lo incorona secondo di categoria, una bellissima ricompensa per tutte quelle infauste uscite in notturna cui è obbligato dagli estenuanti orari di lavoro. LUPO SOLITARIO Voto 10

 

Marco Cimenti

Il Cime riconferma l'ottimo stato di forma e dopo la performance di Pavia sui 10 km, riesce in un'altra impresa che lo annovera tra i protagonisti della mezza di Lodi, conquistando un nuovo PB col tempo di 1h18’47". Conduce una gara lineare, senza mai soffrire il tracciato e facendo librare il suo profilo nerboruto e leggiadro da étoile lungo tutti i 21,097 km. ROBERTO BOLLE Voto 9

 

Di Meo Federico

Era partito con i migliori auspici, reduce dai buonissimi risultati e dalla forma smagliante di quest'inizio stagione, ma purtroppo verso il diciassettesimo km ha denunciato un evidente calo di energie, oltre ad un fastidioso risentimento alla coscia destra che gli ha impedito il traguardo di un nuovo record, costringendolo a tagliare il traguardo in 2h00’18". Lui il premio di consolazione l’ha ritirato lo stesso, dal freezer di casa, una bella vaschetta di gelato formato famiglia per il nostro gigante buono.
WINNIE THE POOH Voto 6 

 

Salvatore Merando

La vecchia guardia non tradisce mai verrebbe da dire visto i formidabili risultati del cinquantenne Salvo. Già due settimane fa ci aveva sorpreso col tempo ottenuto alla mezza di Cremona. Ieri ci ha nuovamente stupito rosicchiando altri minuti e fermando il cronometro a 1h30’41". GALLINA VECCHIA... Voto 8

 

Christian Sartori

Da qualche tempo il nostro Cri ha ingaggiato una continua lotta con le sue ginocchia che non smettono di tormentarlo. Ciò nonostante ha voluto sfidare a brutto muso le sue giunture, presentandosi sulla linea di partenza a Lodi. Parte bene e fino a metà gara non sembra soffrire oltremodo, ma una gara lunga come la mezza, corsa con un'intensità imprescindibile, non fa sconti a nessuno e purtroppo il nostro atleta è condizionato da quel dolore che lo ferisce come un coltello ogni qual volta i chilometri si accumulano. Chiude comunque con un buon 1h33’02".
 EL GAMB DE LEGN Voto 6

 

Domenico Startari

Quando Don Backy scrisse L'immensità credo che il suo pensiero volasse verso questo ragazzo dall'aspetto ruvido e dal cuore tenero. Sta vivendo un periodo magnifico, il nostro capitano, inanellando successi e dimostrando di avere l' approccio giusto, quello del "professionista". Non lascia mai nulla al caso e si prepara sempre con dedizione e spirito di sacrificio. E' capace di soffrire e di tramutare in opportunità da cavalcare gli inevitabili ostacoli che la corsa implica e anche questa volta il suo finale è da applausi. Con un nuovo magnifico personale 1:16,38" conquista il secondo posto di categoria.
DOMENICA E' SEMPRE DOMENICO Voto 10

 

 

TROFEO MONTESTELLA 

 

Luca Bordenga

Non parte benissimo, rintanato indietro dal grande flusso di atleti che lo precedono in griglia e ne tarpano le ali. Cerca appena può di risalire la china dando libero sfogo alla sua voglia di migliorare le ultime performance non del tutto gratificanti. Corre una buona seconda parte della gara che però non riesce a regalargli il tempo sperato. Chiude in 37’20". RIMANDATO Voto 6,5 

 

Tondolo Luca 

Grande prova di Luca che esprime in modo esemplare il suo desiderio di emergere. Legge bene la gara e nonostante il percorso non sia dei più agevoli conquista un nuovo personale, fermando il tempo a 42,55". BUONE PROSPETTIVE PER IL FUTURO. Voto 8
 

 

Damiano Valente 

Strana prova la sua, ha nelle corde un tempo nettamente sotto a quello ottenuto, ma evidentemente ha voluto aiutare l'amico Luca, decidendo in corsa di fargli da lepre e tagliando insieme con lui il traguardo col medesimo tempo. ROGER RABBIT Voto 6 

 

lunedì 24 ottobre 2016

SAI DI ESSERE UN RUNNER ? (LEGGI E LO SAPRAI)


Sai di essere un runner quando:
I tuoi aggiornamenti di stato su Facebook molto spesso riguardano il Running.
Hai corso, ti sei fatto la doccia. due colazioni e i tuoi familiari non si sono ancora svegliati.
I tuoi parenti sanno che correrai a Natale e a Pasqua (o in  qualunque altro giorno di festa), qualunque cosa accada.
Ti dimentichi compleanni, anniversari e festività varie, ma mai la data della tua prossima gara.
Devi fare uno sforzo cosciente per ricordarti di parlare con familiari e amici (non Runner) di qualcosa di diverso dalla corsa.
Parenti e amici che non corrono sanno ormai tutto sulla differenza tra appoggio neutro, iperpronazione e ipersupinazione.
Racconti agli amici che hai corso per dieci chilometri e ti stupisci di vedere che pensano che siano tanti.
I colleghi di ufficio ti chiedono “Ma perché sali sempre le scale a piedi”? “Hai paura dell’ascensore”?
Torni a casa dopo una corsa di un’ora e tua moglie (o tuo marito) ti dice: “Stavolta hai fatto presto“.
Vedi una bella ragazza correre e per prima cosa le guardi la falcata, le scarpe… poi casomai il resto.
I colleghi continuano a chiederti: “Ma sei ancora dimagrito?”
Alla domanda: “Che fai stasera, esci”? rispondi senza esitare: “Sì… ripetute“.
Hai i capezzoli che sanguinano, ma la causa non è un giochino erotico con qualche amica tutta pelle e borchie.
Racconti in giro delle unghie dei piedi che ti sono cadute.
Sai, dove si trova la bandeletta ileo-tibiale.
Il fisioterapista ti dice: “Mi sa che si tratta di un problema al Piriforme” credendo di fare colpo con un parolone del genere, ma tu sai esattamente di cosa si tratta e lui ci rimane male.
Vai al decathlon, anche se non hai nulla da comprare ma ti fiondi subito nella corsia del Running.
Ti dicono che in tv trasmettono il film “Ghost” e tu pensi sia la presentazione di un nuovo modello della Brooks.
Ti alzi prima delle sei per allenarti e poi dopo, andando a lavorare, guardi con invidia i corridori che incontri sulla strada. Invidia perché loro stanno correndo, mentre tu hai già finito…
Appena un amico-conoscente ti dice “ah corri, anch’io” arrivi a casa e lo cerchi sul sito della FIDAL o della Maxi classifica.
Sei in ritardo a un appuntamento ma, giunto davanti a casa, prosegui ancora perché il Garmin segna 19,77 km e vuoi arrivare a 20 Km tondi.
Sai esattamente quanti km hanno fatto le tue scarpe da Running, ma non hai idea di quanti km ha fatto la tua auto.
Tieni il diario degli allenamenti e le relative statistiche con maggior dettaglio e precisione di quello che fai per le tue finanze.
Pianifichi i tuoi impegni in base a quando devi uscire a correre, e non viceversa.
Davanti al nome di una qualsiasi città italiana o capitale europea pensi automaticamente “Maratona di …”.
Nel fare tre rampe di scale, rifletti se sia meglio farle variando il ritmo o a velocità costante.
La mezza non è nè mezzogiorno né mezzanotte ma 21 km e 097 metri.
Le A4 non sono né la carta da fotocopie, né un´Audi e nemmeno la Milano-Venezia.
3,14 non è il Pi greco ma una velocità per te irraggiungibile.
Uno a piedi ti chiede delle indicazioni, e vedi la sua faccia terrorizzata quando gli dici che “è vicino, non saranno neanche 2 km…”.
Per sapere quanti metri è un miglio, prendi la calcolatrice e fai 42195 / 26,2.
Cerchi di prelevare al bancomat con la tessera FIDAL.
Sulla carta d’identità fai riportare: segni particolari? Supinatore.
Sei diventato un esperto in previsioni del tempo.
Se pioviggina, non porti giù l’immondizia, ma se ti devi allenare e c’è il diluvio pensi: “Che cosa sarà mai, per un po’ d’acqua… “.
Gli amici si lamentano per l’approssimarsi dell’autunno e tu con un sorriso calcoli già quanti secondi guadagnerai al chilometro con 3-4 gradi in meno.
Ti ritrovi a perdere tempo consultando inattendibili previsioni meteo a lungo termine.
Corri per due ore sotto la pioggia e pensi di essere normale.
Se in estate arriva una perturbazione, tu sei l’unico contento perché vai molto più forte.
A tanti siamo monotematici e noiosi, ma a noi in fondo poco c’interessa, perché correre, ci fa star bene.
 
Luca Bordenga
 

lunedì 17 ottobre 2016

MERANDO - LA MEZZA DI CREMONA E LE TRE T


E' una bella giornata a Cremona, scherzosamente nota come la “città delle tre T”, ossia turòon, Turàs, tetàs (torrone, Torrazzo, tettone), un timido sole, assenza di vento e percorso asciutto, le condizioni ideali per correre domenica 16 ottobre la mezza maratona di Cremona 2016.   Quest'anno nuovo punto di partenza, collocato di fronte al teatro Ponchielli, tanta gente, tanti pacer e il nostro Salvatore Merando, pronto a sfidarsi in quella che per lui è divenuta una tappa irrinunciabile d'inizio stagione, forse anche per merito del suo PB ottenuto su questo suolo nel 2011. 

Voleva fare una gara tra i 4’20” e i 4’25” al km e nonostante un doloretto che ogni tanto compare alla coscia posteriore sinistra pregiudicandone una normale reattività, mantiene le attese e termina in 1h32'12". 

Non ha mai avuto momenti di crisi, tenendo sempre ferma la barra, controllando ogni passo. Voleva fare il punto della situazione in attesa dei prossimi appuntamenti, dove tenterà di raggiungere nuovi record su tale distanza e con queste premesse, crediamo che gli obiettivi siano a portata di mano. 

Al traguardo la soddisfazione di aver condotto una gara al meglio in una manifestazione che l’ha esaltato per organizzazione e tracciato e di una bella medaglia. Il prossimo appuntamento per Salvatore, alla mezza di Lodi dove correrà con i compagni di Città di Opera… un bel gruppo .

Victor Kimutai Chumo (Kenya) con 1h02’07" ed Emma Quaglia con 1h02’07", vincono una partecipatissima Cremona Half Marathon 2016.
 
Luca Bordenga, ufficio stampa.

martedì 11 ottobre 2016

CORRIPAVIA - DEEJAY TEN - MEZZA DI TREVISO

 
Domenica  9 ottobre 2016 è stata una bella giornata, con un venticello frizzante, da vivere di corsa per il nostro gruppo impegnato in tre diverse competizioni, Pavia, Milano e Treviso.
La Corripavia è quella che vede lo schieramento più cospicuo con ben dodici atleti ai nastri di partenza: Bordenga, Cimenti, Diletti, Di Meo, Martucci, Pinna, Sartori, Tondolo, Francavilla, Montisci, Licciardiello e Merante.  Pavia è per noi ormai un appuntamento fisso… una classica ed è sempre bello esserci e correre la gara nella bella città lombarda. La partenza, fissata a ridosso del magnifico Castello Visconteo; il vialone principale, che accompagna gli atleti nel cuore della città vecchia con i suoi pavimenti lastricati a pietra e le strette vie dove si ergono palazzi di classico stile lombardo; le innumerevoli chiese romaniche e il famoso ponte coperto, attraversato dal Ticino, che collega le due rive del centro storico. Il percorso non è dei più agevoli, a dispetto della partenza in lieve discesa, già dal secondo km iniziano saliscendi impegnativi e sterzate improvvise, oltre ai sanpietrini che solleticano le suole. La10 km è da ponderare e cercare di distribuire bene le forze, la maggioranza del gruppo dei runners di Città di Opera è alla seconda uscita stagionale ma dai tempi che si sono fatti registrare con diversi record personali e la società si ritiene molto soddisfatta di come il gruppo stia affrontando il nuovo anno agonistico. L'exploit più interessante è stato senza dubbio quello di Marco Cimenti che ha frantumato il suo precedente 37’10" ottenendo uno straordinario 36'03", collocandosi all’undicesimo posto assoluto, un ottimo viatico per la mezza prossima gara in programma: la mezza di Lodi. Alle sue spalle Luca Bordenga che dopo le pene sofferte alla 10 km di Monza per un virus intestinale, si sta avvicinando con un incoraggiante 37’17" al suo stato di forma migliore. Un altro atleta che cerca la sua condizione ideale è Christian  Sartori che da qualche tempo lotta contro un dolore persistente al ginocchio che però non gli impedisce di portare a casa un buon 42’49". Con un minuto circa di distacco è arrivato Luca Tondolo, che rispetto alla precedente gara dà una sferzata di ben quattro minuti, chiudendo in 43’46". Buonissimo il 47’22" di Antonio Pinna, che considerato il turno di lavoro notturno non si è risparmiato. Ottimo risultato per Federico Di Meo, che rispetto alla 10km. di Monza lima un paio di minuti chiudendo in 48’56". Ottima sorpresa è stata quella di Clorinda  Martucci che riesce ad ottenere un formidabile 50’33" abbattendo il tempo precedente e stabilendo il nuovo personale. Infine Marco Diletti taglia il traguardo a 52’06" bel ritorno alle gare dopo la pausa estiva per lui. Oltre ai protagonisti della competitiva c’è da segnalare anche le prove di Paolo Montisci al ritorno dopo l'infortunio al ginocchio; Daniele  Francavilla che siamo stati contenti di riavere tra le nostre fila dopo un lungo periodo di assenza. I nostri due giovani promettenti del team: Andrea Licciardiello e Nicolò Merante che hanno terminato la loro prova con un ottimo tempo.
A Milano nella stessa giornata c'era in programma la “Deejay Ten” diventato oramai un evento di portata oceanica in grado di attirare quasi 30.000 appassionati pronti a passare per lo più una giornata di puro divertimento e colore tra le vie milanesi, anche se c'è chi come la nostra Astrid Gagliardi è riuscita nonostante la fiumana di gente a ottenere il suo PB, tagliando il traguardo in 46’10". Tra i nostri atleti presenti anche Ettore Zanni che sta tornando in carreggiata e siamo già sulla buona strada… perché ha sfiorato il personale; Diego Pozzi che ha deciso di correre con un gruppo di amici senza badare troppo al tempo.
Nel frattempo da Treviso arriva la notizia inaspettata, Domenico Startari partecipa alla mezza maratona della città veneta. Partito in direzione della provincia trevigiana per festeggiare con i parenti i novanta anni della nonna e con l'idea contestualmente di svolgere il classico allenamento domenicale, si è ritrovato sulla linea di partenza della mezza maratona a causa forfait improvviso di un cugino già iscritto. L'occasione era troppo ghiotta per lasciarsela scappare e così un cambio veloce di nominativo e via, si parte. L’allenamento prevedeva i primi 10 km a buon ritmo ma sostenibili e 11 km a ritmo gara, ovviamente con l'incognita capacità di assorbimento psicofisico della prima parte. Esame superato per lui, arriva in 1:20’:44" ottimo test in vista della mezza di Lodi.
Auguri di buon compleanno a nonna Maria per i suoi 90 anni da tutti i runners di Città di Opera.

Luca Bordenga
ufficio Stampa



sabato 1 ottobre 2016

EKIRUN - EKIDEN


L’Ekirun,  è un Ekiden, cioè una corsa a staffetta su strada (detto “alla giapponese”).
L’Ekiden nasce in Giappone nel 1917 con una gara fra Kyoto e Tokyo, su un percorso di 508 chilometri. Nel paese del Sol Levante  Paese negli anni la disciplina ha progressivamente acquisito popolarità. In questi ultimi anni si sta diffondendo anche in altri paesi.
L’Ekiden è una corsa   riconosciuta anche dalla IAAF: il primato mondiale maschile è detenuto dal Kenya, che nel 2005 a Chiba ha realizzato un tempo di 1h57’06”, mentre il record femminile appartiene alla Cina, che ha fermato il cronometro a 2h11’41”.
Il percorso è lungo come una maratona, cioè 42.195 metri, divisi in 6 frazioni (tre «lunghe» da 7-10 km e tre «corte» da 5 km), di solito le  frazioni sono in quest’ordine: 7,195 km / 5 km / 10 km / 5 km / 10 km / 5 km.
Per partecipare all’Ekiden è necessario formare una squadra di 6 persone.
Le squadre possono essere maschili, femminili o miste. Queste ultime possono partecipare senza dover rispettare un numero preciso di componenti maschili e femminili.
Ogni frazionista dovrà passare al compagno successivo il Tasuki, una fascia da indossare a tracolla che costituisce il tipico testimone nelle gare di Ekiden.