martedì 28 giugno 2016

PISTOIABETONE - UNA RANA TRA I CASTAGNI DELL'APPENNINO


 
Pistoia, 26 giugno 2016. 
Non ha ancora avuto il tempo di smaltire la maratona dell'Etna che l'incontenibile Lucia Bongiovanni riprova a mettersi in gioco in una competizione di endurance molto rinomata, la Pistoia –Abetone. La 50 chilometri con 1400 metri di dislivello giunta alla sua 39a edizione. Si parte in piano, sono cinque i chilometri che precedono un alternarsi di discese e salite mozzafiato, un banco di prova che esalta e mette a dura prova gli atleti. Si passa da pendenze in salita dal 5% al 12%, mentre le discese nascondono insidie e vanno affrontate sempre con severità e attenzione. Questa è una di quelle gare in cui il cronometro vale poco, serve prudenza, concentrazione e noncuranza per i distacchi dagli atleti più diretti, oltre ad una grande forza psicofisica. Lucia s’inerpica su per quelle montagne con l'incedere armonioso di un capriolo, un piccolo puntino dalla chioma riccia in mezzo alla macchia appenninica che percorre indomita, metro dopo metro alla ricerca della felicità più intrinseca. Il caldo è opprimente, le gambe sembrano impiombarsi, non c'è un attimo di tregua, ma l'eccitazione si sussegue a un ritmo ancor più frenetico, ti colpisce dritta al cuore, instillando voglia e determinazione, forza e curiosità per quello che il prossimo chilometro regalerà. Termina questa magnifica esperienza in 5h 17’, un tempo che la colloca al quindicesimo posto di categoria della classifica finale, ma al primo posto delle emozioni provate . 

 

Luca Bordenga
Ufficio stampa
Città di Opera Runners

lunedì 27 giugno 2016

QUEL RAMO DEL LAGO DI LECCO…...


Da quel lungolago caro al Manzoni, dove ebbero luogo le vicende romantiche di Renzo e Lucia, si è svolta nella serata di sabato 25 giugno la  10 chilometri intitolata per l'appunto all'illuminista lombardo. Il paesaggio che ci accoglie è senza dubbio affascinante, un quadro perfetto, degno della miglior pennellata, il sole che cala dietro i monti abbarbicati sull'acqua, spicchi di vele che scivolano via gonfiate dal vento, mentre il luccichio delle onde increspate sul blu cobalto del lago offre un eco d'estate. Siamo qui per correre e la visione poetica lascia presto il passo alla giusta tensione pre gara, i nostri occhi ora vedono solo i tre giri da compiere, articolati tra un lungolago ventoso, svariati saliscendi e sterzate decise. Sono cinque le canotte gracchianti pronte a lasciare gli ormeggi e a navigare nel budello della cittadina lecchese, Andrea Astolfi, Luca Bordenga, Marco Cimenti, Marco Diletti e Federico Di Meo. Il più atteso è naturalmente il giovane talento Andrea, che dopo il personale di 33minuti ottenuto nella 10k di Torino attende una riconferma del periodo di ascesa. Un gradino dietro sperano in una buona prova il neo quarantenne Cimenti e il suo socio Bordenga, mentre chiudono la griglia di partenza Diletti e Di Meo che si aiuteranno per ottenere un tempo vicino al 50'. Pronti…. Via! Si capisce subito che non sarà una passeggiata, il percorso è spesso in dolce ma provante salita, mentre le discese che dovrebbero compensarle sono costantemente controvento. Astolfi parte bene, rispettando i pronostici, ma dopo il primo giro inizia ad accusare stanchezza fisica e difficoltà nella respirazione, poco dietro il duo Bordenga- Cimenti cerca di mantenere un'andatura regolare senza strappi eccessivi, l'apparato muscolare è messo a dura prova e i due preferiscono aiutarsi piuttosto che liberare prematuramente le gambe. Anche Di Meo e Diletti sentono la fatica, per Federico si tratta della prima uscita stagionale e lo stimolo risiede nella ritrovata competizione a gomito a gomito con gli altri atleti, mentre Marco gioca in casa, conosce molto bene il percorso e inoltre può contare sull’incoraggiamento continuo della sua fragorosa famiglia. Siamo all'ultimo giro, i volti provati dall'afa e dallo sforzo fisico, gola secca, gambe di marmo e cuore fuori dal petto. Astolfi, guida il nostro gruppo, e la sua prestazione non è certo delle migliori, complice il tracciato davvero impegnativo e le ostili condizioni atmosferiche, ma ottiene comunque un buon 35’:59", alle sue spalle in 37’:30" si piazza Bordenga, che riesce a metà gara, ad avere un piccolo cambio di marcia rispetto a Cimenti, gambe pesanti per lui e un 37’:58" che gli sta stretto. Chiudono la loro performance rispettivamente in 50’:30" e 52’:32" Di Meo e Diletti, il primo in linea col tempo che si era prefissato di fare, il secondo qualche minuto sopra i suoi standard ma felice per aver terminato tra le braccia della sua famiglia. 

 

Luca Bordenga
Ufficio stampa
Città di Opera Runners

 

domenica 19 giugno 2016

LA PISTA QUESTA SCONOSCIUTA

 


Questa mattina si è svolto un 5000 sulla pista del centro sportivo Carraro a Milano. L’iniziativa è stata organizzata dalla Società Città di Opera per rendere più affiatato il gruppo e dare la possibilità, a ogni atleta, di misurarsi su una distanza e su un terreno capace di esaltarne l'aspetto più veloce.

Si sono fatte due batterie, concepite in modo da renderle le più omogenee possibili in rapporto alle andature dei runners presenti. <<È stata una bella esperienza, insolita per la stragrande maggioranza di noi, abituati a cimentarsi su strada e a gareggiare su percorsi più variabili, ma si è respirata tanta voglia di esserci e di farlo come gruppo, tra risate, giuste tensioni e attese in parte soddisfatte>>, questo il pensiero espresso dagli atleti.

La corsa in pista non è semplice e di facile approccio.

I materiali con cui sono realizzate le piste d'atletica sono più performanti e capaci di restituire più spinta alla corsa e  rispetto a un percorso stradale è senza dubbio più noiosa, monotona e alienante.

Aldilà dei tempi dei singoli, Città di Opera ha offerto l'opportunità a tutti di valutare le proprie condizioni rapportate magari agli allenamenti svolti finora. Una competizione come quella odierna, con un percorso piatto e netto, infatti, non ammette attenuanti, il tempo ottenuto ha un valore intrinseco notevole. E’ per questo motivo che la società concederà il “BIS” per gli assenti di questa mattina e per la verifica a tutti gli altri.

 

Ufficio stampa
Città di Opera

 

lunedì 13 giugno 2016

ETNA : ALTISSIMA... BRAVISSIMA....LUCIA!


La super maratona dell'Etna è un evento esclusivo e affascinante, i suoi 3000 metri di dislivello la rende una corsa unica al mondo, si parte dal livello del mare in quel di Marina di Cottone per arrivare a toccare la vetta del vulcano attivo più alto d'Europa, sua maestà l'Etna. Tra i molti temerari in partenza dalle rive del Mar Ionio c'era anche la nostra Lucia Bongiovanni, una donna e un’atleta tenace e ricca di sorprese, in continua sfida con se stessa, colma di energia vulcanica, un cratere di forza e coraggio pronto a esplodere e a sfavillare dall'alto di quella sommità. La distanza da coprire è poco superiore ai canonici 42,125 k di una maratona, ma qui non c'è la possibilità di un mille di ambientamento, il gioco si fa duro sin dall'inizio, il caldo opprimente della prima parte lascerà il passo a una temperatura più rigida e ventosa, mentre il tracciato non offre che continue salite intervallate da piccoli strappi pronti a infiammare i muscoli degli atleti. La maggior parte dei temerari sono siciliani e tra una battuta e l'altra provano a farle dimenticare l'immane fatica che la attende. Lucia si proietta subito molto bene, le gambe girano alla grande e mentre tutt'intorno la gente cerca di offrirle da bere e incitarla si arriva a Linguaglossa, Lucia è la quarta donna. Ora iniziano i tornanti e il suo animo non vede l'ora di immergersi nella natura più primitiva e selvaggia. Molti camminano, mentre le sue zampette da cerbiatto s’inerpicano leggere fino a quota 1800. E’ arrivata a Piano Provenzana con una buona riserva d'ossigeno e la consapevolezza di essere tra i primi trenta. Lì dove la temperatura inizia a calare 
;lì dove finisce l'asfalto e inizia " l'arrampicata" sulla dorsale Etnea; lì dove l'aria diventa frizzante e rarefatta e nessun piccolo falsopiano è concesso, solo una lunga interminabile salita ti separa dalla cima, e lì dove i più forti osano... Lucia c'è! Guadagna metro dopo metro, con l'umiltà e la caparbietà che la contraddistingue raggiunge la terza donna, poi la seconda, è al 33esimo chilometro con un parziale sorprendente, ora comincia la battaglia vera, riportare in vita le gambe a dispetto di una sabbia lavica che non dà tregua. A circa sette chilometri dall'arrivo riesce a infilare la prima donna, la vincitrice della scorsa edizione e campionessa siciliana.

Lara La Pera, tra lo stupore della prima e il compiacimento dell'operese, le starà davanti dandole qualche problema, ancora per qualche chilometro. Lo spettacolo è mozzafiato, si domina tutta la provincia catanese, si attraversa la Valle del Bove per poi percorrere la parte desertica di Punta Lucia, manca poco all'arrivo, fissato a ridosso dei crateri di nord-est, a due passi dalla stazione vulcanologica. Le forze iniziano a venir meno, le gambe dure, il cuore che continua a picchiare come un martello e la sua testa che non offre una scelta ragionevole se non quella di continuare come un’ossessa quella scalata. Ormai quei fianchi di montagna hanno quasi un dolce sapore, è riuscita a qualche chilometro dall'arrivo a tramutare in energia tutta quella fatica, diventando man mano più forte e arcigna della roccia lavica che ha dovuto mangiare, ora il vulcano è dentro di lei, un magma di emozioni pronto a esplodere e illuminare la vallata. Eccolo il cartellone del 42esimo chilometro, manca pochissimo, il cuore scoppia di gioia, s’intravede l'arco colorato dell'arrivo, sembra un muro inarrivabile, un ultimo lunghissimo chilometro la separa dall'impresa epica. È' fatta, le sue braccia toccano il cielo, ora dopo una gara così lunga e tirata può godersi questo paesaggio unico, quasi lunare, che solo un vulcano come l'Etna può regalare. Chiude in 5ore 11 minuti conquistando il secondo posto assoluto femminile e il 29esimo in classifica generale portando la nostra canotta con la Rana sull'arrivo più alto della Sicilia.

Primo classificato Catania Vito Massimo:  3 ore 58 minuti. 

Prima classificata Lara La Pera: 5 ore 6 minuti.


Luca Bordenga
Ufficio stampa
Città di Opera Runners


domenica 5 giugno 2016

IL CHIOSCO DI GIULIA

Non siamo solo runners ... ma  collaboriamo anche in altri campi, come già fatto in precedenza.
Questa volta cerchiamo di promuovere la canzone dell'estate IL CHIOSCO DI GIULIA del nostro amico Massimo Zambianchi cantautore di Opera. Ascoltatela è davvero forte !