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venerdì 18 dicembre 2020

SCORREVA L'ANNO 2020



Runners,

l'anno che si sta per concludere ha sconvolto e messo a dura prova la vita di ognuno di noi e delle nostre famiglie. Un'emergenza sanitaria inaspettata ci ha obbligato a essere inattivi rimanendo rinchiusi nelle nostre abitazioni e se uscivamo per una sgambata, nei primi periodi della pandemia causata dal famigerato coronavirus Covid 19; ci appellavano come untori ma a noi questo ci ha resi più forti e combattivi che mai.

A dispetto della crisi economica e sportiva, siete stati esempio di forza e tenacia non lasciandovi abbattere dalle avversità e dimostrando nel secondo periodo di questa subdola malattia di essere modelli di comportamento e solidarietà agli occhi del paese dell’Europa e del mondo.

Continuate ad allenarvi, nel rispetto degli altri, e impegnandovi a proseguire nel percorso che avete intrapreso con fermezza, ma soprattutto con la consapevolezza che facendo ciò potete raggiungere obbiettivi ambiziosi.

Auguriamo a voi e a tutti i vostri cari  un Natale pieno di sprint e che il 2021 possa essere un anno di ripartenza in cui affrontare insieme nuove sfide sportive  lasciandoci alle spalle questo bruttissimo 2020. 

domenica 17 maggio 2020

NOI…DAL LOCKDOWN ALLA LIBERTA’



È stato un periodo quello appena trascorso che ha segnato una rottura col mondo che eravamo abituati a vivere e calpestare. Siamo stati privati delle libertà, degli usi e costumi conquistati negli anni, ritrovandoci in ripari troppo stretti da abitare e affrontando un duro banco di prova dove abbiamo necessariamente dovuto fare i conti con le nostre forze e fragilità. In tutto questo si è tanto discusso dei runner scomodando i pensatori più illustri che hanno dato vita a un vero e proprio bailamme di polemiche, additandoci il più delle volte come gente sorda, cieca e incosciente; ma come abbiamo vissuto noi di Città di Opera Runners questo periodo di Lockdown? Molti di noi dopo un primo periodo d'insofferenza si sono giustamente adeguati a quelle che erano le disposizioni emanate, non rinunciando per questo al piacere di rimanere attivi. C’è chi si è organizzato correndo sul tapis roulant, chi pedalando sui rulli magari montati in balcone per non perdere la sintonia con l’aria aperta o ancora chi ha svolto esercizi a corpo libero per mantenere elasticità fisica nonché mentale. Quante volte durante questo periodo abbiamo sognato che il paesaggio ci venisse incontro. Quante volte ci siamo immersi nell’attesa che riempisse i nostri occhi e forse abbiamo imparato che anche l’attesa è una forma di corsa che va oltre ogni spostamento. Abbiamo sentito così lontani i tempi in cui ci si allenava all’alba sentendosi i padroni della città e allora abbiamo pensato che stavolta non fosse così , anzi forse non è mai stato così , era solo una nostra illusione, una suggestione. Nessuno è padrone di nulla, mai.
La lezione che, forse, ci porteremo dentro dopo questa “guerra al virus”, è che non possediamo nulla, se non il respiro e il battito del cuore.
Buona corsa a tutti voi!

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

giovedì 15 febbraio 2018

INTERVISTIAMOCI !


Da oggi iniziamo una nuova rubrica su questo blog. Intervisteremo di volta in volta i nostri runners sentiremo da loro cosa pensano di noi, cosa pensano della corsa , il perché e di qualsiasi altra cosa riguardi questo sport…” LA CORSA “.
Iniziamo con l’ultimo iscritto ai Runners di Città di Opera nell’anno 2017: Paolo Sartori 
Cos'è per te la corsa?
<< Qualche anno fa quando smisi di giocare a pallavolo, dovetti fare una corsa di 500mt perché pioveva forte, arrivai con un fiatone impensabile e mi dissi che no, non era possibile, la palestra non era sufficiente. Da quel momento iniziai a fare jogging con un Casio anni 90 per capire quanto tempo ci mettevo ad arrivare a Mirasole. La corsa da quel momento divenne parte integrante della vita quotidiana, nulla di serio, senza aspettative, se non quella di mantenere una forma che potesse esser chiamata tale. Per problemi di salute ho dovuto interrompere per un paio di anni, e ora, da qualche mese, abbandonate le vecchie passioni ho fatto della corsa il mio sport. Correre è diventata una necessità per stare bene, correre ora è fatica e sacrificio, un continuo contrasto tra dolori meccanici e sollievi mentali, e poi...e poi c'è il cuore, i ricordi, i racconti dei tempi passati. >>
Perché Città di Opera?
<<  Volevo fare qualcosa di più serio che le 2 uscite settimanali, avevo bisogno di obiettivi e iniziare a misurare i miei allenamenti. Sono operese da 36 anni, conosco da sempre la società e le ottime persone che ne fanno parte, non ho avuto alcun dubbio sulla scelta di una società che mette al centro la passione e le persone, non i risultati.>>
Obiettivi?
<< Ad oggi l'obiettivo primario è lavorare al meglio per riuscire a correre cercando di migliorare. Purtroppo faccio i conti con dei problemi che spesso mi costringono a dovermi fermare e influiscono molto sulla prestazione. Nei prossimi mesi cercherò di migliorare qualche tempo sui 10 e sui 21 senza particolari velleità. L'obiettivo mio è stare bene, e per ora la corsa è questo. Se le gambe saranno dalla mia parte nel 2019 farò qualcosa di più importante, ma dovrò essere pronto al 100%. >>

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

lunedì 24 ottobre 2016

SAI DI ESSERE UN RUNNER ? (LEGGI E LO SAPRAI)


Sai di essere un runner quando:
I tuoi aggiornamenti di stato su Facebook molto spesso riguardano il Running.
Hai corso, ti sei fatto la doccia. due colazioni e i tuoi familiari non si sono ancora svegliati.
I tuoi parenti sanno che correrai a Natale e a Pasqua (o in  qualunque altro giorno di festa), qualunque cosa accada.
Ti dimentichi compleanni, anniversari e festività varie, ma mai la data della tua prossima gara.
Devi fare uno sforzo cosciente per ricordarti di parlare con familiari e amici (non Runner) di qualcosa di diverso dalla corsa.
Parenti e amici che non corrono sanno ormai tutto sulla differenza tra appoggio neutro, iperpronazione e ipersupinazione.
Racconti agli amici che hai corso per dieci chilometri e ti stupisci di vedere che pensano che siano tanti.
I colleghi di ufficio ti chiedono “Ma perché sali sempre le scale a piedi”? “Hai paura dell’ascensore”?
Torni a casa dopo una corsa di un’ora e tua moglie (o tuo marito) ti dice: “Stavolta hai fatto presto“.
Vedi una bella ragazza correre e per prima cosa le guardi la falcata, le scarpe… poi casomai il resto.
I colleghi continuano a chiederti: “Ma sei ancora dimagrito?”
Alla domanda: “Che fai stasera, esci”? rispondi senza esitare: “Sì… ripetute“.
Hai i capezzoli che sanguinano, ma la causa non è un giochino erotico con qualche amica tutta pelle e borchie.
Racconti in giro delle unghie dei piedi che ti sono cadute.
Sai, dove si trova la bandeletta ileo-tibiale.
Il fisioterapista ti dice: “Mi sa che si tratta di un problema al Piriforme” credendo di fare colpo con un parolone del genere, ma tu sai esattamente di cosa si tratta e lui ci rimane male.
Vai al decathlon, anche se non hai nulla da comprare ma ti fiondi subito nella corsia del Running.
Ti dicono che in tv trasmettono il film “Ghost” e tu pensi sia la presentazione di un nuovo modello della Brooks.
Ti alzi prima delle sei per allenarti e poi dopo, andando a lavorare, guardi con invidia i corridori che incontri sulla strada. Invidia perché loro stanno correndo, mentre tu hai già finito…
Appena un amico-conoscente ti dice “ah corri, anch’io” arrivi a casa e lo cerchi sul sito della FIDAL o della Maxi classifica.
Sei in ritardo a un appuntamento ma, giunto davanti a casa, prosegui ancora perché il Garmin segna 19,77 km e vuoi arrivare a 20 Km tondi.
Sai esattamente quanti km hanno fatto le tue scarpe da Running, ma non hai idea di quanti km ha fatto la tua auto.
Tieni il diario degli allenamenti e le relative statistiche con maggior dettaglio e precisione di quello che fai per le tue finanze.
Pianifichi i tuoi impegni in base a quando devi uscire a correre, e non viceversa.
Davanti al nome di una qualsiasi città italiana o capitale europea pensi automaticamente “Maratona di …”.
Nel fare tre rampe di scale, rifletti se sia meglio farle variando il ritmo o a velocità costante.
La mezza non è nè mezzogiorno né mezzanotte ma 21 km e 097 metri.
Le A4 non sono né la carta da fotocopie, né un´Audi e nemmeno la Milano-Venezia.
3,14 non è il Pi greco ma una velocità per te irraggiungibile.
Uno a piedi ti chiede delle indicazioni, e vedi la sua faccia terrorizzata quando gli dici che “è vicino, non saranno neanche 2 km…”.
Per sapere quanti metri è un miglio, prendi la calcolatrice e fai 42195 / 26,2.
Cerchi di prelevare al bancomat con la tessera FIDAL.
Sulla carta d’identità fai riportare: segni particolari? Supinatore.
Sei diventato un esperto in previsioni del tempo.
Se pioviggina, non porti giù l’immondizia, ma se ti devi allenare e c’è il diluvio pensi: “Che cosa sarà mai, per un po’ d’acqua… “.
Gli amici si lamentano per l’approssimarsi dell’autunno e tu con un sorriso calcoli già quanti secondi guadagnerai al chilometro con 3-4 gradi in meno.
Ti ritrovi a perdere tempo consultando inattendibili previsioni meteo a lungo termine.
Corri per due ore sotto la pioggia e pensi di essere normale.
Se in estate arriva una perturbazione, tu sei l’unico contento perché vai molto più forte.
A tanti siamo monotematici e noiosi, ma a noi in fondo poco c’interessa, perché correre, ci fa star bene.
 
Luca Bordenga
 

sabato 12 luglio 2014

LA NOSTRA CORSA

 
Il primo giugno si è svolta la diciannovesima Marcia delle Cascine, la manifestazione che unendo l’utile al dilettevole permette a tutti i partecipanti di mantenersi in forma e trascorrere delle ore all’aria aperta sotto il vigile controllo dei runners di Città di Opera A.S.D e dei volontari del comitato provinciale di Opera della Croce Rossa che hanno fornito assistenza alla gara insieme agli agenti della Polizia Locale ed ai volontari della Protezione Civile. Attraverso percorsi adatti a tutti i gusti e a tutte le gambe, i partecipanti hanno potuto scegliere tra 5, 10 o 15 chilometri di marcia. Come sempre il divertimento è stato tanto così come le iscrizioni – circa 1000 – che hanno evidenziano come la Marcia delle Cascine sia tornata ad essere, dopo molti anni di letargo, un appuntamento intergenerazionale, un momento per abbattere le barriere date dall’età e trascorrere delle ore in compagnia di amici, coetanei e soprattutto, per chi la correva da ragazzo, con le nuove famiglie ed i propri figli. Non sono mancati, tra i tanti iscritti, anche i fedeli amici a quattro zampe con un percorso dedicato. Al termine della manifestazione premi e salamelle per tutti. Ma oltre allo sport e al divertimento, la Marcia delle Cascine, quest’anno, ha aggiunto anche un’attenzione particolare al sociale. Infatti la sezione Runners, gli organizzatori del grande evento,  Città di Opera a.s.d. ha donato alla Croce Rossa una bicicletta che va ad ampliare la flotta dell’unità E-bike mentre, i soldi raccolti come offerta durante la manifestazione serviranno ad allestirla con tutti gli accessori del caso.
Quando si dice unire l’utile al dilettevole…