La Fascite plantare
può manifestarsi, in alcuni casi con un dolore acuto e intorno al centro del
tallone, in altre situazioni il dolore, originato dalla pianta del piede, si
percepisce fino alla zona periferica delle dita o, posteriormente, fino alla gamba.
Tutti questi sono sintomi di una possibile Fascite plantare, ovvero, uno stato infiammatorio
della pianta del piede che, secondo i casi può manifestarsi dopo uno sforzo
fisico (per esempio correre) o in forma costante, inficiando la qualità della vita
della persona e portandola a scompensi posturali.
Clinicamente il fenomeno
si manifesta quando un eccessivo movimento di flessione metatarso-falangea,
provoca un allungamento dell'aponeurosi plantare (il tessuto connettivo che sta
alla base del piede), generando, un'infiammazione.
Questo stato infiammatorio
colpisce spesso gli sportivi, che tendono a "stressare" maggiormente
l'articolazione della caviglia e, in generale, l'arto inferiore. Non sono però da
trascurare i casi riferiti a persone in sovrappeso e con problematiche della
schiena, che possono interferire, per relazione fasciale, con la base plantare.
Altra causa di Fascite
plantare può essere ricondotta alle calzature, che nello sportivo, sono uno
"strumento di lavoro" che va scelto con la massima cura. La tendenza
a pronare eccessivamente il piede
(caricare prevalentemente sulla parte anteriore del piede) potrebbe infine,
essene un’ulteriore causa, per via dell’eccessivo allungamento della fascia
plantare.
Non ci sono invece, ad
oggi, particolari evidenze scientifiche che mettano in relazione questa
dolorosa patologia con il piede piatto o cavo.
Considerando che la
Fascite plantare solitamente si risolve in modo spontaneo, con riposo, può
essere utile applicare in fase acuta del
ghiaccio sulla parte. Se il dolore è forte, si deve evitare di forzare la camminata
e mettersi immediatamente a riposo, utilizzando scarpe che non siano
eccessivamente morbide o troppo dure.
Gli sportivi devono invece
controllare che le calzature normalmente utilizzate durante l'attività sportiva
non causino un aumento del carico sull'aponeurosi plantare. Farsi eventualmente
consigliare da uno specialista che, in base al “logorio" presentato dalla
scarpa stessa, sarà in grado di identificare un'eventuale eccessiva pronazione.
Devono inoltre diminuire il carico di allenamento ed evitare provvisoriamente la
corsa, che può essere sostituita temporaneamente con la bicicletta o il nuoto.
Importante è, prima di
ogni allenamento o competizione, effettuare su entrambi gli arti dello
stretching per I ‘aponeurosi plantare, il tendine di Achille e la muscolature del
polpaccio.
Per concludere, soprattutto
per chi fa sport, anche in modo preventivo,
e per tutti coloro che hanno dolore cronico, è assolutamente consigliato fare
un test dell'appoggio plantare o posturale, per mettere in atto le azioni più adeguate
al problema.
Prof. Emilio Tirelli
Fonte
Milanosud
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