lunedì 24 aprile 2017

OPERA ALLA RIBALTA NELLA SARNICO LOVERE


Sono circa 3600 i partecipanti alla settima edizione della Sarnico- Lovere, un’emozionante gara che si svolge sulla strada che costeggia il Lago D'Iseo. Il tragitto, con partenza da Sarnico, esalta le bellezze degli scorci lacustri che si susseguono rapidamente, come l'affascinante Monte Isola che si erge fiera dei suoi 600 metri, sentinella di un trionfo di colori, florida vegetazione e caratteristici borghi adagiati su sponde che degradano verso il lago. Tra questa folta schiera di runner c'erano anche i nostri: Domenico Startari e Gagliardi Astrid, entrambi provenienti da recenti ottimi risultati ottenuti in competizioni come la Mezza e la Maratona, quindi senza grandi velleità di risultato, ma si sa, per un runner non esiste starter che riesca a frenare entusiasmo e quella sana competizione con se stessi. Il percorso si è sviluppato lungo 25 km e 250 metri, senza presentare grossi dislivelli, ma a rendere più ostico il tragitto sono state le improvvise folate di vento e un caldo sole primaverile che spezzava un po' il fiato. Hanno corso comunque molto bene i nostri due atleti, senza troppe alchimie, godendosi quel bel senso di libertà, facendo rullare le gambe con spensieratezza e gioia. L’arrivo era fissato al porto turistico di Lovere, uno dei borghi più belli d’Italia, con i suoi stretti vicoli, le strade che s’intrecciano all’interno, i magnifici palazzi e la sua piazza che ricorda un anfiteatro aperto sulla natura, ed è in quest’atmosfera che arriva con un ottimo crono Domenico in 1h34'16" seguito da Astrid con un buon 2h05'26". 
Un grandioso risultato quello dell' amico e  Dario Rognoni che chiude al quinto posto assoluto con il tempo di 1h22’26” e primo tra gli italiani. 

 

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

domenica 23 aprile 2017

LA MEZZA DI PADOVA TRA AMICI E RICORDI


Padova 23/04/2017, in questa giornata di sole che ne illumina le bellezze architettoniche, dalle fortificazioni trecentesche, passando per diverse icone di un rinascimento sfavillante, fino a giungere ai più recenti siti di un’architettura d'avanguardia che ne decretano un respiro internazionale si è svolta la 18° Padova Marathon, e la mezza maratona dove per Città di Opera ha partecipato Claudio Podlesnik. La linea di partenza è situata nella zona del Parco di San Daniele, in prossimità dei Giardini del Montirone, mentre il tracciato s’innesta in quello della Maratona all’altezza dello Stadio  Monteortone dopo 5 km circa.  Poi Il ritorno in città e l'ingresso in centro storico, il Duomo e le parti più belle della città, Piazza dei Signori, Piazza della Frutta, sfiorando Palazzo del Bo e passando di fronte alla Basilica di Sant’Antonio, luogo simbolo della cristianità, fino a concludersi nello straordinario scenario offerto da Prato della Valle, senza dubbio una tra le finish lines più belle d'Europa. Claudio parte molto forte, bruciando letteralmente i primi chilometri, prima di rendersi conto di quanto il cuore quasi schizzasse fuori dal petto e che forse per arrivare in fondo fosse necessario rallentare il passo medio. A un certo punto spegne il suo GPS e continua senza dar conto a nulla, solo il suo respiro e l'incedere costante di quei passi che si abbattano su un passato familiare, visto che a Padova ci ha vissuto cinque lunghi anni. Finisce la sua gara in crescendo, riuscendo a rosicchiare secondi a ogni chilometro e arrivando a chiudere in 1h43'14" ben 3 minuti sotto il suo precedente PB e soprattutto facendosi abbracciare dal caloroso pubblico di Prato della Valle, quelle mani e quella piazza amica cui si affacciava e che oggi induce singhiozzi e una certa singolare e strana nostalgia.

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

martedì 11 aprile 2017

3h38'39" OUI C'EST MOI !!!

Il 9 aprile si è svolta la 41a edizione della maratona di Parigi, diventata ormai uno degli appuntamenti più importanti del mondo podistico. Quei classici 42.195 metri sviluppati lungo una serie di meraviglie storiche culturali quali Champs-Elysées, la Concorde, la Bastiglia, la Torre Eiffel e la Cattedrale di Notre-Dame, il tutto costeggiando spesso le rive della poetica Senna, donando in tal modo anche un ulteriore tocco di fascino e di prestigio all’evento sportivo in sé. Ogni passo lasciato sul suolo di questa manifestazione diventa un momento memorabile e lo sa bene la nostra Astrid Gagliardi, una piccolissima macchia di neri ricci ribelli in mezzo ad un oceano multicolore di visi, sogni e timide certezze. Lo scenario che offre la partenza è incomparabile, migliaia di uomini e donne assiepati all'interno di gabbie troppo strette per contenere le emozioni che si sprigionano vivaci come farfalle, la sensazione è quella di vivere un momento unico, senza badare al resto, a quello che accadrà dopo lo sparo e senza avere la minima idea di dove la porteranno i suoi passi, ma con la convinzione che se riesce a far funzionare un istante, potrà davvero arrivare ovunque. Astrid parte forte sin dai primi chilometri, tiene un ritmo costante fino alla mezza maratona dove passa in 1h46'53", mentre tutto d' intorno si susseguono animazioni popolari a ogni angolo, suoni e colori, gesti a calore che la trascinano tra singhiozzi e sorrisi, quasi senza peso, come una brezza marina, ancor più leggera di un alito di vento. Anche la seconda parte, quella in cui era più probabile avesse un calo psicofisico, quella in cui si prefigurano muri invalicabili, in cui il morale cambia e gli sguardi si spengono riesce ad affrontarla con decisione e cuore da Giovanna D'Arco. Gli ultimi chilometri passano lentamente, mentre Astrid continua con l'entusiasmo di una bambina, ricambiando applausi e incitamenti fino ad arrivare a vedere come un miraggio il cartello dell'ultimo chilometro, mancano una manciata di metri, la folla sembra abbracciare gli ultimi salti di Astrid, è finita, sul volto si liberano mille espressioni, gioia, dolore, paura, emozione, pianto, felicità. Il crono finale è formidabile 3h38'39" per terminare una gara che ha sempre sognato e che ora non la farà dormire per giorni. Mi piace segnalare che Astrid ha corso col pettorale del nostro caro Christian ben fissato sulla schiena e a cui ha voluto dedicare questa splendida avventura. 

Luca Bordenga
Ufficio Stampa


lunedì 10 aprile 2017

UNA RANA TRA I MONTI


Morbegno 9 aprile 2017. Una bellissima giornata di sole ha accolto i 405 partecipanti alla Colmen trial 2017, evento molto particolare e arduo, 19,7km. su e giù per i monti della Valtellina con un dislivello di 1250 metri, una via di mezzo tra una corsa e una scalata senza piccone. Tra quei quattrocento temerari c'era anche la nostra Lucia Bongiovanni, non prima a questo tipo di corse con altimetrie da vertigine, basti pensare ai 3000 metri dell'Etna che il nostro "stambecco" ha disputato qualche tempo fa. Lucia viene da un periodo con piccoli fastidi che l'hanno tenuta lontano da allenamenti di qualità oltre ovviamente a gare di rilievo ma… questo tipo di eventi sembra siano tagliati su misura per lei, riescono a infonderle una vitalità e a esaltarne la resistenza psicofisica in maniera incredibile. Si è mostrata molto aggressiva sin dalle prime continue ed estenuanti salite, mentre ha registrato più difficoltà nelle ripidissime discese, lunghi tratti con pendenze massacranti dove bisognava usare muscoli e tendini che non era certa esistessero. Queste gare hanno la forza di farti riavvicinare a una natura, troppo spesso ignorata, ricca di panorami mozzafiato, dove sembra che il tempo resti inchiodato nel suo naturale fluire, dove tutto tace e si sente solo il tonfo dei passi fatti di angoscia e pace, con quei cinque sensi tesi e lanciati verso un'infinità eco di Dio. Non credo valga la pena di considerare il tempo di Lucia, tantomeno la posizione in classifica, la sua vittoria risiede nella voglia che ha avuto di esserci e di inerpicarsi verso una meta sconosciuta, nelle sensazioni provate durante tutta la gara e gli indimenticabili fotogrammi di quelle oasi che anche grazie alla corsa possiamo raccontare. 

 

Classifica femminile: 

1 187 GAGGI Alice 1987 TEAM CRAZY Arrivo  2:02'06
2 353 RUSCONI Francesca 1990  TEAM ZENITHAL Arrivo 2:11'31
3 18 ACQUISTAPACE Monia 1971 POLISPORTIVA ALBOSAGGIA Arrivo  2:19'41 

39 65 BONGIOVANNI Lucia 1972 CITTÀ DI OPERA Arrivo  3:12'59

 

 

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

domenica 9 aprile 2017

LA MEZZA DEI CARRUGGI


 
In una città illuminata di bello, schiacciata sul mare che sembra cercare un respiro al largo del suo blu, in questa città repubblicana di cuore, di vento e di sale, d'animo forte, che si perde nei vecchi labirinti di un tempo, tra carruggi e panni stesi come piccole bandiere colorate, in questa città di facce disilluse e prudenti, signora del mare, superba e regale si è svolta la Mezza maratona di Genova 2017. Per i runner di Città di Opera hanno partecipato due atleti, Luca Bordenga e Domenico Startari, il primo con l'intento di un buon allenamento, il secondo come pacer da 1h30'. La partenza è stata un po' approssimativa, senza gabbie e incanalata in un imbuto molto stretto dove si procedeva a passo d'uomo col rischio concreto di inciampare tra le oltre cinquemila gambe presenti. Il percorso si è rivelato abbastanza impegnativo, con continui falsipiani, alcune salite esigenti e costantemente trafitto da lame di un caldo sole che hanno certamente reso meno agevole la gara . Domenico si è comunque districato bene, guidando con ordine e carisma il gruppo, cercando sempre di mantenere quel manipolo di canotte legato e motivato all' ombra del suo palloncino e dando loro modo di concludere nel tempo previsto, quell' h30' che molti di loro desideravano.  

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

lunedì 3 aprile 2017

MILANO - TORINO - BERLINO


Nella Milano Marathon 2017 ci piace evidenziare altri nostri atleti che si sono resi protagonisti prestandosi a progetti collaterali. Partiamo da Salvatore Merando che ha disputato la maratona di Milano sponsorizzato dalla sua azienda, dopo le tante gareggiate indossando la nostra canotta si è prestato a questa iniziativa per la quale siamo contenti si sia divertito e abbia ottenuto un tempo formidabile 3h12'58". Un altro plauso va alla quaterna che ha composto la staffetta a favore dell’Onlus sostenuta dagli amici della GOGREEN/ESOSPORT, nell'ordine Bressani, Caracciolo, Castaldo e Di Bella che hanno terminato con un bellissimo tempo, 3h13'. Da segnalare anche la presenza del nostro atleta Stefano Turchet che ha dato man forte alla staffetta degli amici della V.C.A. e terminata in 3h22'.

Aldilà delle alpi in terra tedesca il nostro Antonio Pinna ha partecipato alla mezza di Berlino, un bellissimo evento inserito in una delle città più affascinati del mondo, con un percorso molto veloce che si è sviluppato lambendo i punti più emblematici della capitale tedesca.  Antonio in verità non si è allenato molto per questo gara, vari vicissitudini non gli hanno permesso una preparazione ottimale e questo non fa che avvalorare, se mai ce ne fosse bisogno la sua prova, che finisce in 1h44'53" gran bel tempo.  

 

Grande prova di Andrea Astolfi nella TUTTADRITTA 2017 a Torino, una gara che come si può evincere dal nome si presta molto nella ricerca del personale. Andrea viene da un periodo di forma smagliante, in continua escalation, un trend positivo che si consolida su qualsiasi distanza percorra ultimamente, migliorando sempre il crono finale. Ieri è stato il turno della 10k, dove Astolfi partiva da un tempo già eccellente, un tempo che ieri è diventato vecchio, surclassato da un nuovo PB 32’44" che lo proietta tra i grandi della corsa su strada.
 
Luca Bordenga
Ufficio Stampa

domenica 2 aprile 2017

TUTTI CON CHRISTIAN ALLA MILANO MARATHON 2017


TUTTI CON CHRISTIAN ALLA MILANO MARATHON 2017

È stata un'emozione indescrivibile partecipare alla Corri con Christian in occasione della Milano Marathon. Una corsa che potremmo definire una staffetta nella maratona, una maratona nella maratona o una corsa nella corsa, oppure potremmo non definirla affatto, lasciarla fluttuare leggera nella mente di ognuno di noi, quasi impalpabile e allo stesso tempo tangibile, come il ricordo che ciascuno ha di Christian. Abbiamo cercato di portare a termine nel migliore dei modi la gara che il nostro amico avrebbe voluto correre. Ci abbiamo messo tutto in quei 42,197 km, sudore, sorrisi, pianti ed emozioni, tutto quello che ci avrebbe messo Christian e viene da pensare forse qualcosa in più, perché tutti quelli che hanno partecipato, hanno dato il massimo, hanno voluto onorare al meglio l'amico scomparso, passo dopo passo, respiro dopo respiro. Quel palloncino passato di mano in mano, di cuore in cuore, un testimone volteggiante alto nel cielo, che sembrava cullato dal vento, mentre rimaneva legato a noi con un filo teso e sottile, come qualcosa o qualcuno coi piedi per terra e l'anima fra le nubi. Finire questa lunga avventura scortando tua moglie sotto l'arco d'arrivo col tuo pettorale ben tatuato sulla sua pelle, è stato un momento unico, che rimarrà indelebile nella nostra anima, come quell'abbraccio finale, un momento di emozione corale, dove braccia stringevano altre braccia e lacrime lavavano altre lacrime, mentre tutto d'intorno aleggiava il tuo spirito. Non ci sono volutamente nomi oltre al tuo in questo articolo, perché non avrebbe senso metterli, visto che ognuno di noi si è mobilitato spontaneamente per rendersi utile a questa iniziativa e commemorare il tuo nome ed ognuno ha dato un pezzetto di se per esserci. 

Noi non sappiamo se esiste un Dio dell'infinito, non sappiamo chi hai trovato aldilà della tua ultima corsa caro Christian, ma ci è piaciuto pensarti oltre quel blu a guidare ognuno di noi metro dopo metro, senza lasciarci soli un istante, con quel sorriso che non ha bisogno di labbra... con quel sorriso che si apre largo negli occhi, già perché tu sorridevi e sapevi sorridere, con i tuoi 42 anni portati così... come si porta un maglione slargato su un paio di jeans. 

 

El Borde
Ufficio Stampa