lunedì 24 luglio 2017

LUCIA E L’ETNA…UN’AMORE VULCANICO


La nostra Lucia è da sempre attratta e affascinata da questo gigante dalle mille facce, fatto di folti boschi, paesaggi lunari e sparuti gruppi di case avvinghiati a quella roccia magmatica con la stessa tenacia dei propri abitanti.
E’ la sua Sicilia, la sua terra, il suo Etna, quello che quasi per caso si trova nuovamente a scalare, dopo la maratona con dislivello 3000 metri dell'anno scorso, quest'anno si profila un Trail di 94 km e e 'cosi, senza nemmeno pensarci che si ritrova alle 23.30 del 22 luglio a Linguaglossa 550 metri s.l.m. da dove partiranno quei 129 guerrieri.
l'attesa viene consumata dai racconti di questi super uomini e donne che parlano di ultra maratone  e Vertical come fossero gare di paese, mentre si sente piccola e quasi a disagio a pensare ai suoi allenamenti sulla ciclabile di Opera.
Nessun conto alla rovescia, nessuno sparo rompe il silenzio fitto della notte, solo una raccomandazione tra il serio e il faceto di uno degli organizzatori che spera nel ritorno di ognuno di  loro... partiti.
Le prime cinque ore le corre nel buio più totale col solo fascio di luce delle lampade frontali a illuminare qua e la il fitto bosco, mentre sentiero dopo sentiero si arriva al rifugio citelli (1750 mt) dove gli atleti vengono rischiarati dai primi albori di luce, lo spettacolo è da mozzafiato.
Fin qui tutto bene con un tempo anche considerevole ma le fatiche sono dietro l'angolo e non appena si riparte inizia la scalata al monte Pizzillo  i cui fianchi sono costituiti da terriccio lavico friabile e di difficile presa, per cui ad ogni passo avanti ne corrispondono tre indietro.
Con grande fatica Lucia raggiunge piano Provenzano, il tempo di un rifornimento volante e si riparte verso un cratere spento, arriva praticamente alla bocca di esso gira intorno e riscende verso uno stretto sentiero nel bosco fino a ritornare a quota (1550 mt).
Sono le 13.00, mentre un caldo infernale scalda la quattordicesima ora di corsa resa meno rovente dall'ennesimo salvifico rifornimento, l'ultimo prima di iniziare a risalire verso quota 3000 metri ad appena 50 dal cratere più grande.
Il vento è sferzante, quasi non si riesce a correre, a camminare, ma Lucia non vuole mollare, non può mollare, attinge alle ultime energie depositate in chissà quale angolo della testa e del corpo e si allunga verso la cima, il grosso è fatto, ora inizia la discesa di 20 km per tornare a Linguaglossa dove taglierà il traguardo al 65esimo posto assoluto 12 posizione femminile e al terzo di categoria... la gioia è immensa, lo stupore di aver corso e percorso 94 lunghissimi e durissimi chilometri passando dalla notte al giorno, dal buio alla luce, dal freddo al caldo... da piccolo e timido cerbiatto a rabbioso e svettante lupo del  Mongibello.


Luca Bordenga
Ufficio Stampa

 

sabato 22 luglio 2017

CHIUSO PERCHE' CORRO IN VACANZA !!


Vi auguriamo una favolosa  vacanza. Divertitevi e non pensate a noi. Questa è la vostra vacanza: godetevela tutta!
Arrivederci a settembre !!

martedì 4 luglio 2017

DIN..DON..DAN.. ALLA TRE CAMPANILI


Vestone , 2 luglio 2017 è il momento della Tre Campanili, una mezza maratona come lunghezza, una corsa in montagna come sostanza. Tre gli atleti di Città di Opera presenti, Ettore Zanni, Alex Palestri e Astrid Gagliardi. La partenza è fissata alle 9:30, il tempo di assaporare quell'adrenalina pre gara che racchiude tutto e niente che lo starter fa tuonare il cannone di botto, si parte. Il passo iniziale dei tre atleti è abbastanza cauto, consci delle erte salite che inizieranno da lì a poco e che inevitabilmente segneranno la loro gara, quest' aspetto li tiene compatti fino al sesto chilometro, momento in cui si imbattono nella prima impervia mulattiera . Alex sembra il più fresco dei tre e allunga il passo seguito a ruota da Astrid , Ettore rimane leggermente dietro, mentre le salite e le difficoltà aumentano, il fiato diventa corto e le gambe si fanno più dure dei sassi che bisogna scansare dal percorso. Sono in cima, sulla linea di demarcazione che spacca in due la gara, giusto il tempo di metabolizzare lo sforzo fin li profuso convinti che le temibili salite lasceranno il passo alle più agevoli discese che la montagna li rimette in riga , si inizia a scendere. Il terreno risulta essere molto sdrucciolevole e infinitamente più pericoloso della salita, le continue discese costringono ad usare articolazioni e muscoli che non sapevano nemmeno di avere, devono capire quando è il momento di tirare il freno a mano e quando invece riuscire ad assecondarle con una rotondità di movimento delle gambe che nemmeno il miglior Bip Bip . I ragazzi sono provati ma non mollano un attimo, tengono botta su quelle montagne russe immerse nella natura più incontaminata, uno scenario che sembra quasi volerli ripagare dello sforzo sputato a terra, un po' come i suoi abitanti disseminati qua' è là che a dispetto del luogo che li vorrebbe ruvidi e distaccati incitano e caricano i nostri atleti, facendoli sentite dei campioni e invitandoli a non mollare. Eccoli, sono arrivati al ventesimo chilometro, la montagna si dissolve alle loro spalle mentre entrano nel paese e la terra viene risucchiata dal caldo tremolante asfalto, sembrano quasi rinfrancati da quel catrame che gli da modo di riposare le caviglie quel tanto che basta per tirare l'ultimo sprint, circondati dal caloroso tifo locale. Sono arrivati, trafelati ma contenti di tutto quel sudore lasciato ad ogni metro di quella magnifica montagna.

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

lunedì 3 luglio 2017

UNA NOTTE DI VENERDI’


Venerdì sera 30 giugno il nostro Claudio Podlesnik di passaggio da Firenze ha pensato bene di partecipare alla Notturna dell'Impruneta, un piccolo comune alle porte de capoluogo toscano. Percorso di 10k molto suggestivo quanto impegnativo inserito nelle colline che abbracciano Firenze, tra sterrati sassosi e continui saliscendi resi ancor più ardui dal terreno molto disconnesso, insomma più un Trail che una corsa su strada. Il nostro Claudio si è comunque districato molto bene considerato che è riuscito a chiudere in 49' una gara tosta, ma che gli è piaciuta moltissimo. 


Luca Bordenga
Ufficio Stampa