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sabato 12 giugno 2021

UNA RANA SULL'ETNA

 


Alle 7,30 di questa mattina è partita la 14a edizione della Super maratona dell'Etna "a Mariano". La manifestazione, organizzata dall'Etna Trail ASD, ritorna dopo lo stop dello scorso anno a causa della pandemia, per una ripartenza voluta un po' da tutti, addetti ai lavori e atleti, tempo massimo per concludere i 43 km. 7 ore e 45 minuti. 336 atleti al via dalla spiaggia di Marina di Cottone, che hanno attraversato i comuni di Fiumefreddo, Piedimonte Etneo e Linguaglossa, il transito dalla Strada Regionale Mareneve fino a Piano Provenzana, gli ultimi 10km sul sentiero sterrato, che conduce fino all’Osservatorio Vulcanologico, a toccare i 3000 metri, fanno della "0-3000" una gara unica e tra le più belle al mondo. 
Gara "magica" e iscrizioni già chiuse dal mese di maggio, dopo il raggiungimento di quota 500 tra la classica Supermaratona e la Super RoundTrip. Super maratona dell'Etna per noi vista al femminile in quanto ha partecipato la nostra Lucia Bongiovanni. Bravissima Lucia che ha percorso i primi 33km in completa scioltezza passando al tempo intermedio in 3h54’ in 116 posizione totale in 15a femminile e 5a di cat. Nel secondo tratto della corsa dove incomincia la salita e il terreno incomincia a essere irregolare e lavico la nostra Lucia risente un po' di stanchezza e rallenta per non pregiudicare la prestazione. Piano, ma con passo costante raggiunge la vetta dell’Etna, dopo 42km con il tempo di 5h49’ al 98° posto generale su 293 arrivati a conclusione, 15a femminile e 5a di cat. S/F 45. Le sue parole all’arrivo: “Non vedevo l’ora di questo momento, questo panorama, la mia terra e di rivivere la meravigliosa sensazione della corsa.” Noi ringraziamo Lucia per averci portato in Sicilia e aver fatto conoscere Opera Runners ai siciliani. Brava…. Brava….Brava! Ordine arrivo maschile: Pace Gabriele Maria 3h40’05” – Borgiali Riccardo 3h44’08” – Lotti Lorenzo 3h56’32” Ordine arrivo Femminile: Lewandowska Edyta 4h14’10” – Korodi Agnes 4h49’06” – Scribani Francesca 4h55’44”

domenica 9 giugno 2019

ETNA UN ERUZIONE DI FELICITA’!


la Super Maratona dell'Etna è sicuramente la corsa in salita più bella del mondo che ti crea dipendenza con un dislivello di 3000 metri.  D+.... la nostra Lucia c’è ancora una volta!
Organizzata per il quinto anno consecutivo da Etna Trail Asd, sabato 8 giugno si è alzato il sipario su quella che non è solo una competizione, ma una favola “ Favola Siciliana”. La partenza dalla spiaggia di Marina di Cottone (alle ore 8 in punto con temperatura già di 30 gradi) si prosegue poi attraverso i comuni di Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo e Linguaglossa, attraversando i centri storici dei paesi pedemontani dove tutti si mettono a disposizione per darti le bevande necessarie alla salita e subito dopo ci s’inerpica attraverso la Strada Regionale Mareneve che da Linguaglossa conduce a Piano Provenzana, si affrontano una serie di tornanti che sembrano muri, lì un paio di avversarie danno segno di cedimento non sappiamo bene dove ma Lucia trova grinta e testardaggine per superarle (la corsa qui sembra una moviola è molto rallentata e quasi tutti camminano).
E’ ora di lasciare il manto stradale, lì dove un cancello orario funge da spartiacque prima di proseguire attraverso il sentiero sterrato. Gli incoraggiamenti si fanno sentire caldi e rincuoranti, mancano solo 10 km ma con 1000 mt ancora di dislivello che conducono a quota 3000 (osservatorio astronomico) dove c’è l’arrivo dopo 43 chilometri.
Un’avventura, un sogno, una sfida che regala emozioni su emozioni per la nostra Lucia, classificatasi sesta assoluta e terza nella sua categoria.

Lucia: << Sono passate 24 ore e già vorrei ripeterla magari con una preparazione più specifica. Felicissima di me >>. 


Luca Bordenga
Ufficio Stampa 

domenica 22 luglio 2018

TRAIL VULCANICO


 
Linguaglossa, sabato 21 luglio 2018.
Per un grande evento come la Maratona dell’Etna ci vuole una grande donna come la nostra Lucia Bongiovanni alla seconda esperienza su quella che è la gara con il più alto dislivello del mondo, da 0 a 3000 metri. Il tracciato è di quelli davvero impensabili, ogni singolo centimetro in costante salita su una distanza di 52 km, dove le difficoltà sono molteplici come i continui strappi che mettono a dura prova le gambe, le varie temperature atmosferiche che si susseguono e il percorso che verso i 35 km cambia, quando le lingue d’asfalto lasciano il passo allo sterrato della dorsale etnea. Chissà cosa ha pensato la nostra Lucia all’arrivo sulla spiaggia di Cottone che offre l’Etna in tutta la sua imponente bellezza, chissà con quali occhi ha guardato quel gigante pronto a inghiottirla da lì a poco tra le sue fitte pinete, i suoi paesaggi lunari e le mille altre insidie che una montagna nasconde. La giornata è di quelle piene d’estate con i raggi di sole che trafiggono timide nubi e picchiano feroci sul collo mentre Lucia stringendosi in una smorfia indecifrabile stacca i suoi piedi dal suolo. Fino a 1700 metri lo sforzo profuso sembra essere assimilato con una relativa agilità ma le asperità del tracciato iniziano proprio in quel punto dopo il rifugio Citelli che è considerato un po’ lo spartiacque tra terra e cielo. Da quel punto si arriva ai 2800 in poco più di 4 km ricoperti di sabbia nera come la pece e scivolosa come neve, qui la fatica non si sente più, qui la fatica la devi indossare, la devi fare tua, parlarci, assecondarla e continuare a salire come il nostro piccolo cerbiatto che solletica i fianchi di quel mostro di cui sembra quasi sentire il respiro. Il paesaggio è incredibile, un contrasto tra l’inquietudine del gigantesco cratere e il blu del mare che si perde fin dove l’occhio può arrivare mentre le gambe non si ha più la certezza di averle e in lontananza riecheggia il tipico vociare di un atteso arrivo. È finita, Lucia taglia il traguardo in 8h56’ chiudendo al 23 esimo posto assoluto e sesta tra le donne. È stremata ma felice di quanto quella montagna gli abbia donato, allunga le sue esili braccia al cielo in segno di vittoria mentre c’è da chiedersi... chissà cosa penserà ora guardando dall’alto di quelle rocce che sembravano insormontabili la spiaggia da cui è partita. 

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

lunedì 24 luglio 2017

LUCIA E L’ETNA…UN’AMORE VULCANICO


La nostra Lucia è da sempre attratta e affascinata da questo gigante dalle mille facce, fatto di folti boschi, paesaggi lunari e sparuti gruppi di case avvinghiati a quella roccia magmatica con la stessa tenacia dei propri abitanti.
E’ la sua Sicilia, la sua terra, il suo Etna, quello che quasi per caso si trova nuovamente a scalare, dopo la maratona con dislivello 3000 metri dell'anno scorso, quest'anno si profila un Trail di 94 km e e 'cosi, senza nemmeno pensarci che si ritrova alle 23.30 del 22 luglio a Linguaglossa 550 metri s.l.m. da dove partiranno quei 129 guerrieri.
l'attesa viene consumata dai racconti di questi super uomini e donne che parlano di ultra maratone  e Vertical come fossero gare di paese, mentre si sente piccola e quasi a disagio a pensare ai suoi allenamenti sulla ciclabile di Opera.
Nessun conto alla rovescia, nessuno sparo rompe il silenzio fitto della notte, solo una raccomandazione tra il serio e il faceto di uno degli organizzatori che spera nel ritorno di ognuno di  loro... partiti.
Le prime cinque ore le corre nel buio più totale col solo fascio di luce delle lampade frontali a illuminare qua e la il fitto bosco, mentre sentiero dopo sentiero si arriva al rifugio citelli (1750 mt) dove gli atleti vengono rischiarati dai primi albori di luce, lo spettacolo è da mozzafiato.
Fin qui tutto bene con un tempo anche considerevole ma le fatiche sono dietro l'angolo e non appena si riparte inizia la scalata al monte Pizzillo  i cui fianchi sono costituiti da terriccio lavico friabile e di difficile presa, per cui ad ogni passo avanti ne corrispondono tre indietro.
Con grande fatica Lucia raggiunge piano Provenzano, il tempo di un rifornimento volante e si riparte verso un cratere spento, arriva praticamente alla bocca di esso gira intorno e riscende verso uno stretto sentiero nel bosco fino a ritornare a quota (1550 mt).
Sono le 13.00, mentre un caldo infernale scalda la quattordicesima ora di corsa resa meno rovente dall'ennesimo salvifico rifornimento, l'ultimo prima di iniziare a risalire verso quota 3000 metri ad appena 50 dal cratere più grande.
Il vento è sferzante, quasi non si riesce a correre, a camminare, ma Lucia non vuole mollare, non può mollare, attinge alle ultime energie depositate in chissà quale angolo della testa e del corpo e si allunga verso la cima, il grosso è fatto, ora inizia la discesa di 20 km per tornare a Linguaglossa dove taglierà il traguardo al 65esimo posto assoluto 12 posizione femminile e al terzo di categoria... la gioia è immensa, lo stupore di aver corso e percorso 94 lunghissimi e durissimi chilometri passando dalla notte al giorno, dal buio alla luce, dal freddo al caldo... da piccolo e timido cerbiatto a rabbioso e svettante lupo del  Mongibello.


Luca Bordenga
Ufficio Stampa