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domenica 17 novembre 2019

IL RITORNO DEL CAPITANO





Questa mattina sotto una pioggia incessante si è svolta la seconda edizione della Milanofiori Assago run, corsa non competitiva a premi con riscontro cronometrico, dove hanno preso parte per la distanza dei 10k Domenico Startari, Francesco Lodi e Paolo Sartori. La gara si è sviluppata su un percorso abbastanza veloce e con buona partecipazione nonostante il maltempo. Belle prove dei nostri runners che si sono distinti con tempi davvero esaltanti non curanti della pioggia e del fatto che la gara non fosse omologata Fidal. Due piazzamenti nelle primissime posizioni con Domenico Startari che si aggiudica la terza posizione assoluta con 35’10” e Paolo Sartori al ventesimo posto con 41’44” mentre Francesco Lodi segue subito dietro con 43’14”.  Davvero bravi i nostri atleti anche se oggi ci sembra doveroso esprimere ammirazione per la tenacia di Domenico che a dispetto di uno stato fisico che non gli permette da tempo di allenarsi con criterio oggi ha dato ennesima prova di qualità e determinazione conquistandosi un meritatissimo podio.
Ci piace sottolineare che il ricavato della manifestazione sarà devoluto al reparto pediatrico dell’ospedale San Paolo di Milano



Luca Bordenga

Ufficio Sport


lunedì 8 agosto 2016

SU AL NORD E GIU' AL SUD


NORD
Siamo a Navazzo di Gargnano una minuscola frazione montana del comune di Gargnano, piccolo manipolo di casupole coricate sul lago di Garda. Questo lo sfondo di un’esclusiva competizione, la Dieci miglia del Garda, gara internazionale su strada. Dieci giri da un miglio (1600metri circa) che si sviluppano tra prato, sterrato, salite e serpentine. A portare alto il vessillo di Città di Opera Runners si è presentato il giovane Andrea Astolfi (giorno del suo compleanno 7 agosto).
Partenza sprint per lui che è subito inghiottito da una ripida discesa per poi calpestare un temibile falso piano, uno strappo finale è giù a zigzagare tra case e cortili rurali, prima di una nuova sfiancante salita che termina il primo giro, moltiplicate il tutto per dieci e avrete l'idea di quanto questa gara sia molto faticosa a livello mentale, mantenere un buon ritmo alla luce di un ripetere continuo del tragitto non è cosa semplice. Andrea si batte bene fino a metà della gara, fino a quando una fitta non raggiunge il suo fianco limitandone l'incedere, ma la voglia di far bene e la determinazione nel portare a termine nel migliore dei modi questa gara, a dispetto di un periodo colmo di avverse vicissitudini lavorative, risulterà più forte di ogni ostacolo. Stringe i denti e corre senza pensare, rovescia tra quei sentieri tutto quello che ha in corpo, nessuna strategia, nessuna accortezza, solo sudore e fiato corto, corre, le gambe quasi dissociate dal resto del corpo, ma un unico inderogabile imperativo, arrivare in fondo e farlo in modo brillante. Termina la sua gara in 59’,05" conquistando il primo posto di categoria e il ventesimo assoluto.

Vincitore gara Nicola Venturoli  52’:08”

SUD
07/08/2016 questa la data in cui va di scena il Trofeo Grotte, una 10k con circa 1000 partecipanti che si disputa nel suggestivo contesto di Castellana cui ha preso parte il capitano di Città di Opera Domenico Startari. Pronti via, ci si lascia alle spalle il centro cittadino salendo costantemente per 3k, giro di boa e si torna verso il paese attraverso 500mt serpeggianti, quindi si affrontano 3k di quasi sola discesa insidiosa per tendini e articolazioni. Tutto d'un fiato poi si affrontano immediatamente 500mt di salita che portano nel centro di Castellana. A questo punto le difficoltà sembravano essere superate, ma in realtà se nei primi 7k non si è percorso un metro in piano, negli ultimi 3k non c'erano 50mt diritti. Proprio questi ultimi chilometri però sono valsi il prezzo del biglietto, un'infinità di curve strettissime dove era più facile trovarsi dentro casa di qualcuno che sul percorso, con passaggi in mezzo ad archi alti 2 mt e larghi 1 mt e in uscita le bande musicali che suonavano, davvero molto suggestivo. Per finire 300/400mt in salita a conclusione di una delle gare di paese più affascinanti cui il nostro Domenico abbia preso parte. Chiude la sua gara in 38,53" piazzandosi al 46esimo posto assoluto e all'ottavo di categoria, certo una prestazione leggermente sotto tono per i numeri del capitano ma perfettamente in linea col clima vacanziero.

Vincitore maschile: Vito Sardella 33.33 ; femminile Silvia Toni 40.03

Luca Bordenga
Ufficio Stampa
Città di Opera Runners

 

martedì 5 maggio 2015

LA MIA PRIMA VOLTA DA PACER di Domenico Startari



Tutto è cominciato lo scorso anno, il 2 marzo 2014, giorno della mia prima maratona, dove mi sono francobollato ai pacer delle 3h senza mai staccarmi fino all’arrivo. Di quella manifestazione, (oltre alla gioia per il tempo di poco sotto le 3h) mi è rimasto vivo il ricordo di non dover guardare l’orologio, il tempo, la velocità… avevo la certezza che stando con loro sarei sicuramente riuscito a rimanere sotto le 3h, e così è stato!
Nei giorni seguenti, appena smaltita l’euforia del risultato, ha cominciato a maturare in me l’idea di provare l’esperienza ad aiutare qualcuno a raggiungere il proprio obiettivo, anche se certamente in una manifestazione alla mia portata ovvero in una mezza maratona, dove credo di aver acquisito ormai una discreta esperienza in termini di gestione della gara avendone fatte tra ufficiali non ufficiali e allenamenti vari, penso, una trentina.Ho cercato quindi una manifestazione non troppo lontana da casa e in un periodo dell’anno opportuno, dove non avevo nessuna gara da preparare.
La mezza di Piacenza faceva proprio al caso mio e non so secondo quale criterio, ma a fronte della mia richiesta all’organizzazione sono stato selezionato come Pacer per chiudere la gara in 1h40’, tempo per me ovviamente semplice da raggiungere, ma l’obiettivo di chi intraprende quest’attività è tutt’altro… ma veniamo all’emozionante giornata di oggi.
Appuntamento alle ore 8 allo stand a noi dedicato all’interno del Mathon Village di Piacenza, arrivo tra i primi, e poco alla volta arrivano gli altri ventitré pacer. Siamo suddivisi a coppie con dodici tempi prestabiliti per chiudere la gara. Noto subito che alcuni tra di loro si conoscono avendo già intrapreso insieme questo servizio, io mi presento a tutti e poco dopo conosco il mio compagno di obiettivo Ferdinando Cesana da Oggiono, veterano di quest’attività (presumo non a caso mi abbiano affiancato a lui), ma la grossa sorpresa sta nell’aver riconosciuto uno dei Pacer della Maratona di Treviso a cui mi sono attaccato lo scorso anno!!! Potete immaginare la mia reazione: “Io che faccio il pacer come quello che mi ha fatto correre sotto le 3h…no, non ci credo!”.
Finiti i preparativi dei palloncini colorati e marchiati con il tempo assegnato, ci mettiamo in griglia tra decine di persone che leggono il tuo tempo dietro la maglietta per vedere se sei la persona cui affidare il proprio destino quel giorno oppure no…io lo percepisco e l’emozione già schizza alle stelle. Insieme al mio compagno di avventura decidiamo la strategia di gara, che consiste nel correre ogni kilometro 2/3 secondi più veloce per permettere agli atleti che stanno con noi di poter rallentare la corsa in prossimità dei ristori (ogni 5k) e rimanere così in tabella di marcia.
Bene…finalmente si parte!
Subito dopo la partenza, io e il mio compagno abbiamo un foltissimo gruppo di persone al seguito, tra chi ci rimarrà fino alla fine, chi può andare più forte ma parte piano e chi invece parte a una velocità che non potrà sostenere per tutta la gara. Dopo pochi kilometri mi accorgo che il mio espertissimo compagno di gara e grande motivatore non ha certo bisogno di aiuto a tenere il passo costante, decido allora di staccarmi qualche metro da lui, rallentando il passo, con l’intento di tenere in gruppo più persone possibili ed eventualmente cercando di volta in volta se necessario, di fare rientrare quelli che si staccano troppo dal gruppo con incitamenti e piccoli consigli in base alle difficoltà del percorso.
In realtà per 13/14k non c’è molto da fare, quasi tutti hanno energie da vendere, di conseguenza spontanei sorrisi e chiacchiere si sprecano…ma tutti, da noi pacer agli atleti sappiamo bene che la gara comincia proprio adesso. Già poco prima del km 15 mi accorgo che il gruppone comincia inevitabilmente a sfilacciarsi, molti volti iniziano a essere tirati e non si sente più il vociare di prima, ad eccezione della voce del mio collega che continua instancabilmente a incoraggiare gli atleti facendoli sentire più forti della loro stessa fatica.
Io sono sempre qualche metro dietro a cercare di evitare che il gruppo si scompatti troppo, rallento un po’ mi faccio raggiungere da qualche corridore e cerco di riaccompagnarlo in gruppo tendando di convincerlo che una volta rientrati si correrà spendendo meno energie. La loro motivazione a raggiungere l’obiettivo finale deve fare il resto. Con qualche atleta ci riesco, con grande gioia, con qualcun altro purtroppo no e me ne dispiaccio molto, ma quando ci si accorge che un’atleta ha già " raschiato il fondo del barile", bisogna passare a un altro che invece si pensa abbia ancora forze a sufficienza per rientrare in gruppo, senza mai dimenticare che il nostro obiettivo è di portare al traguardo gli atleti qualche secondo sotto 1h40’. Poco prima del km 20 c’è l’ultimo ristoro, nel quale mi faccio dare una bottiglia grande di acqua per evitare di far perdere il ritmo agli atleti che mi stanno vicino dicendo loro che avrei pensato io a prendere da bere…così passo la bottiglia a turno a chi necessità dell’ultimo sorso o bagnata di testa per recuperare la lucidità necessaria ad affrontare lo sprint finale.
Durante l’ultimo kilometro mi accorgo che abbiamo circa venti secondi di vantaggio sull’obiettivo finale, decido così di rallentare ulteriormente per portare più persone possibili al traguardo sotto il tempo, a me assegnato, dell’1h40’, anche appoggiando loro una mano sulla schiena per qualche metro cercando di dargli l’input necessario a compiere l’ultimo sacrificio. Ho tagliato così il traguardo in 1h39’58’’ certo di aver fatto tutto quello che era nelle mie capacità considerando la mia esperienza nulla. Il culmine delle emozioni, però, arriva quando pochi metri dopo il traguardo qualcuno di cui non conosci nemmeno il nome, si avvicina, come se ti conoscesse da una vita, ringraziandoti e dicendoti di aver raggiunto il proprio obiettivo grazie a te!!!
Beh... ho speso tempo e altro per fare questa esperienza alla 20^ Placentia Half Marathon, andando il sabato pomeriggio e la domenica mattina alzandomi molto presto, ma quello che ricevi correndo i 21 kilometri e 097 metri in questo modo ti ripaga ampiamente, lasciandoti un ricordo indelebile.

Alla domanda se lo rifarei, la risposta sarà: si lo rifarò! Non so ancora quando ma…alla prossima!!!
 

Domenico Startari

 

giovedì 19 marzo 2015

COPPOLINO E STARTARI ALLA MARATONA DI ROMA


La 21ª Acea Maratona di Roma, evento IAAF Road Race Gold Label, in programma domenica 22 marzo 2015, sarà una delle edizioni tra le più partecipate di sempre. Per la quarta volta nella storia dell’evento, infatti, sono state superate le 15.000 richieste di partecipazione.
Chiuse le iscrizioni nel week end, sono 15.456 i runner iscritti, dei quali 8.344 italiani (54%) e 7.112 (46%) da 110 nazioni dei cinque continenti. I disabili iscritti sono 68.
La Francia, con oltre 1500 iscritti, è la seconda nazione rappresentata dopo l’Italia. Gli uomini sono 12.398 (80,2% del totale), le donne 3.058 (19,8%). I runner alla prima partecipazione a Roma sono 2875 (18,2% del totale). Infine, sono 42 i podisti che hanno portato a termine le precedenti 20 edizioni e sono iscritti per la 21ª.L’evento sarà trasmesso in diretta su RaiSport dalle 8.35 alle 11.45 e in streaming sul portale www.raisport.rai.it. La società svizzera Exora Sa, advisor per i diritti televisivi internazionali, assicurerà la diretta internazionale di 3 ore con commento in lingua inglese in 65 nazioni (copertura: Europa, Medio Oriente e Sud America). La stessa Exora Sa si occuperà della produzione, impiegando le più aggiornate tecnologie wireless per garantire la migliore qualità delle immagini della garaIn campo femminile fari puntati sull’azzurra Deborah Toniolo, per la prima volta a Roma. La 37enne atleta di Schio (pb 2:28.31), in forze al GS Forestale, sarà in gara con l’obiettivo di salire sul podio. Tra le più accreditate per il successo spiccano le due giovanissime etiopi Meseret Tolwalk (classe 1993 – pb 2:27.26) e Alemu Mokonnin Ourge (classe 1994, pb 2:31.20), e due esperte atlete dell’est, la bielorussa Nastassia Ivanova Staravoitava (pb 2:27.04) e l’ucraina Olena Burkovska (pb 2:27.07). In campo maschile, a difendere i colori azzurri sarà Ruggero Pertile (pb 2:09.53), il 40enne patavino di Camposampiero, vincitore a Roma nel 2004, che ad agosto parteciperà ai Mondiali di Pechino. Al via, ma solo per un test propedeutico, ci saranno anche i due azzurri Andrea Lalli e Ahmed El Mazoury, che dopo la partecipazione ai societari di cross del 15 marzo correranno per 25-30 chilometri a Roma per testare le proprie condizioni in vista di altri impegni sulla distanza. In lizza per la vittoria ci saranno diversi atleti africani. I più accreditati sono i keniani John Kipkorir Komen (classe ’77 – pb 2:07.17) e Peter Chesang Kurui (classe ’90 – pb 2:08.56), gli etiopi Teshome Gelana Etana (classe ’83 – pb 2:07.37) e Habtamu Assefa Wakeyo (classe ’85 – pb 2:08.28) e il marocchino Mustapha El Aziz (classe ’85 – pb 2:07.55).