Oggi intervistiamo Luca
Biagi, uno dei nostri runner e sponsor
con l’azienda KING della “23^ Marcia
delle Cascine” e Marco Diletti sulla loro prima partecipazione alla maratona di Milano.
Iniziamo con Luca Biagi.
Luca
quando è perché hai deciso di partecipare alla maratona di Milano?
<< Ho deciso di
correre la maratona una domenica di gennaio quando sono uscito per correre e al
rientro ho realizzato di aver percorso 26 km, a quel punto mi sono detto, perché
no?
La scelta di Milano è sicuramente dettata dalla comodità di correre vicino a casa, inoltre mi sembrava bello poter fare la prima maratona correndo per le strade della città che più conosco.... e se le gambe non vanno più c'è sempre un tram che mi porta a casa >>.
La scelta di Milano è sicuramente dettata dalla comodità di correre vicino a casa, inoltre mi sembrava bello poter fare la prima maratona correndo per le strade della città che più conosco.... e se le gambe non vanno più c'è sempre un tram che mi porta a casa >>.
Come
procede la fase di avvicinamento alla gara?
<< Direi che procede bene anche se in realtà non saprei dare un giudizio sulla mia preparazione. Non sto seguendo allenamenti specifici, esco e corro, a volte per più tempo e a volte per meno seguendo il ritmo della giornata. Comunque penso di aver messo un bel po’ di km alle spalle ed altri li metterò in quest'ultimo mese e per il mio obiettivo che è quella di finirla penso che sia sufficiente >>.
<< Direi che procede bene anche se in realtà non saprei dare un giudizio sulla mia preparazione. Non sto seguendo allenamenti specifici, esco e corro, a volte per più tempo e a volte per meno seguendo il ritmo della giornata. Comunque penso di aver messo un bel po’ di km alle spalle ed altri li metterò in quest'ultimo mese e per il mio obiettivo che è quella di finirla penso che sia sufficiente >>.
In
quali di questi tre componenti: gambe, testa e cuore riponi più fiducia?
<< Spero che rimangano
ben presenti fino alla fine tutti e tre anche se la componente che più mi
spaventa è la testa; non vorrei trovarmi negli ultimi km a fare i conti con
quello che mi dicono sia la parte più difficile della maratona ovvero il
temibile " muro del maratoneta ". Comunque sono fiducioso , spero
solo che non faccia molto caldo. Un saluto a tutti e buona strada >>.
Grazie Luca, e adesso
qualche domanda a Marco Diletti.
Marco descrivi con un aggettivo ciò che è
per te la Maratona e perché?
<< La
maratona per me è memorabile perché quando vedo in TV i maratoneti che
dal primo all'ultimo tagliano il traguardo li considero i miei eroi, e queste
imprese sportive le ho sempre dipinte come imprese memorabili >>.
Quali difficoltà stai
incontrando nel cammino di preparazione e quali invece le buone sensazioni?
<< Le
difficoltà più grosse sono state l'allungare i tempi di allenamento visto le
giornate non troppo lunghe all'inizio di Gennaio, cambiare il metodo di
allenamento che fino a quel momento era stato con 3 uscite settimanali ma con
distanze non troppo lunghe nelle gambe e mentalmente capire come reagiva
il mio corpo a tutti questi km. Nell'ultimo
mese la variabile meteo mi ha un pò spaesato la neve quando avevo in
programma un lungo di 3 ore e timore di non farcela.
La maratona è di per se (
considerata la lunghezza) una gara con
mille variabili e difficoltà, quale potrà essere per te lo stimolo per tirare
fuori anche ciò che apparentemente sembrerà non esserci in quei momenti?
<< Per me è la prima maratona le sensazioni buone sono
apparse appena ho capito che le gambe mi seguivano in tutto anche in
allenamenti che sulla carta mi spaventavano un po’ per la durata lo stimolo
che mi farà arrivare sarà la voglia di vincere questa sfida, e il
pensiero ti trovare amici ad accogliermi sul traguardo e la consapevolezza di
aver fatto qualcosa di memorabile per me >>.
Da parte nostra auguriamo a
Luca e Marco un grosso “in bocca al lupo” e una fantastica MilanoMarathon!
Ufficio
Stampa
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