Oggi vi
vogliamo raccontare un simpatico aneddoto riguardante il nostro atleta Marco
Diletti. Tutto ebbe inizio il giorno in cui per lavoro si dovette trasferire a
Tortona... ma facciamo un passo indietro. Marco, nato e cresciuto ad Opera,
sposato, un figlio che vive e lavora in Messico, da sempre iscritto alla sezione
Runners di Città di Opera, lavora come buyer (acquirente) per
un'importante catena della grande distribuzione di Milano, fintanto che una
promozione lo porta a dover seguire lo sviluppo di un punto vendita a Tortona.
Inizialmente fa il pendolare, ma non è una vita semplice, partire al mattino
presto e tornare in tarda serata mal si concilia con le esigenze famigliari e i
propri interessi, come la corsa ad esempio, senza dimenticare il notevole
carico di stress fisico e mentale difficile da sfogare. Nel frattempo la
moglie, supplente scolastica a quel tempo, un bel giorno riceve risposta
positiva alla domanda di trasferimento a
Tortona come maestra di ruolo, ora non manca che cercare casa e trasferirsi
definitivamente in terra piemontese. Da un lato la prospettiva di una serenità
ricercata da tempo, dall'altro la consapevolezza di staccarsi dai luoghi
d'origine e dalle sue passioni, come i Runners di Opera. E' per quest'ultimo
motivo che sente il bisogno di un gesto importante, indelebile, che lo leghi simbolicamente
alla sua Opera. Marco ha un tatuaggio sul braccio, un ippocampo sbiadito dal
tempo che non lo esalta particolarmente, da lì la decisione, sarà una rana a
soppiantare il piccolo cavalluccio marino, la rana simbolo dei Runners di Città
di Opera. Detto, fatto, ora sul suo braccio campeggia la nostra rana Cra che
sgambetta sorridente, proprio come Marco che corre felice con noi ogni volta
che può.
El Borde
Uff. stampa
Nessun commento:
Posta un commento