Pistoia, 26 giugno 2016.
Non ha ancora avuto il tempo
di smaltire la maratona dell'Etna che l'incontenibile Lucia Bongiovanni riprova a mettersi in gioco in una competizione
di endurance molto rinomata, la Pistoia –Abetone. La 50 chilometri con 1400
metri di dislivello giunta alla sua 39a edizione. Si parte in piano, sono
cinque i chilometri che precedono un alternarsi di discese e salite mozzafiato,
un banco di prova che esalta e mette a dura prova gli atleti. Si passa da
pendenze in salita dal 5% al 12%, mentre le discese nascondono insidie e vanno
affrontate sempre con severità e attenzione. Questa è una di quelle gare in cui
il cronometro vale poco, serve prudenza, concentrazione e noncuranza per i
distacchi dagli atleti più diretti, oltre ad una grande forza psicofisica.
Lucia s’inerpica su per quelle montagne con l'incedere armonioso di un
capriolo, un piccolo puntino dalla chioma riccia in mezzo alla macchia
appenninica che percorre indomita, metro dopo metro alla ricerca della felicità
più intrinseca. Il caldo è opprimente, le gambe sembrano impiombarsi, non c'è
un attimo di tregua, ma l'eccitazione si sussegue a un ritmo ancor più
frenetico, ti colpisce dritta al cuore, instillando voglia e determinazione,
forza e curiosità per quello che il prossimo chilometro regalerà. Termina
questa magnifica esperienza in 5h 17’, un tempo che la colloca al quindicesimo
posto di categoria della classifica finale, ma al primo posto delle emozioni
provate .
Luca Bordenga
Ufficio stampa
Città di Opera Runners
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