lunedì 30 maggio 2016

MONTISCI L'HIGHLANDER


Edimburgo (Scozia) domenica 29 maggio 2016. Mattina… cielo nuvolo…. 12 gradi, assenza di vento e l'emozione di Paolo Montisci a due passi dalla start line della Edinburg Marathon Festival.
Parte con una certa scioltezza di gambe e buona respirazione, il passaggio alla mezza rientra perfettamente nei canoni prestabiliti 1h42’08”, percorre con disinvoltura il lungomare che porta a Musselburgh accompagnato dal tipico odore salmastro delle alghe rilasciate dalla bassa marea, prima di arrivare a Gosford house, una lussuosa tenuta nobiliare molto simile alla precedente costeggiata di Downton Abbey, il percorso è davvero suggestivo, siamo già al 30esimo km, tempo 2h26minuti. Sembra filare tutto liscio, fino a quando, però l'altimetro palesa una minor differenza di pendenza rispetto a quella reale, molte le salite con poche discese, mentre i continui cambi di pendenza risvegliano quel dolore alla caviglia che da tre anni lo tormenta. Al 37esimo km il dolore è talmente insopportabile che lo costringe a proseguire, camminando, per qualche decina di metri. È dura, il piede formicola, la sensibilità viene meno, ma predomina la determinazione e la voglia di non arrendersi, stringe i denti, tentando di portare a casa il PB o quantomeno di dar seguito a una gara fino a quel momento perfetta. Riesce a dar corpo alle ultime stille di energia rimaste, ricomincia a correre e a farlo forte, 4,20 al km per l' ultimo tratto, il dolore svanisce o è meno forte della sua volontà di tagliare il traguardo, quel traguardo e quella tenacia che gli offrono un inaspettato nuovo record personale, 3h28'10" e al ristoro… pinta di birra meritata.

 
Luca Bordenga
Ufficio Stampa
Città di Opera Runners

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