Tre
appuntamenti in questo week end hanno visto protagonisti i nostri runner.
Partiamo da Carate Brianza, dove il 29 aprile si è disputato il primo Memorial
Giorgio Molteni, una 10k serale cui ha preso parte il nostro talentuoso Andrea Astolfi.
Una gara molto dura più che altro per l'aspetto mentale visto che lo stesso
giro di 2,5 km era da percorrere ben quattro volte. Andrea fin dai primi slanci
forma il terzetto di testa che in sostanza disputa una gara nella gara, tre
giovani e promettenti atleti che sgomitano fianco a fianco con un movimento
all' unisono fino all'ultimo giro, dove Andrea perde leggermente il contatto,
ma riesce comunque a rimanere lì, col fiato sul collo dei due atleti che lo
precedono non concedendo nulla fino all'ultimo passo e chiudendo terzo in 33’01".
A Rimini il
30 aprile, invece il capitano Domenico Startari ha pensato bene di festeggiare
il suo anniversario di matrimonio... di corsa, questa volta in veste di Pacer
delle 3h15'. In una bella giornata di sole e con una cornice di pubblico
festosa si è svolta la quarta Rimini Marathon, dove Domenico ha condotto i
" suoi ragazzi ", molti dei quali esordienti in maratona, a un
traguardo sognato dai più, quelle 3h15' che sono un ottimo tempo per gran parte
dei podisti. L'entusiasmo di questi atleti all'arrivo è per se' il
riconoscimento più piacevole che un Pacer possa ricevere, ma in questo caso ad
accrescere tale sensazione c'erano la moglie Tiziana e il figlio Gabriele
pronti ad abbracciare e a festeggiare con Domenico gara e ovviamente
anniversario, questa volta con molta, molta calma.
In provincia
di Lecco a Valmadrera per l'esattezza, lunedì 1 Maggio era in programma il
Trofeo Dario & Willy, un Vertical Limit, 23 chilometri con un dislivello di
2000 metri e chi poteva avventurarsi in un'impresa di questa natura se non lei,
l'audace e impavida Lucia Bongiovanni. A complicare le cose ci si è messo anche
il meteo, con una pioggia scrosciante che non ha smesso un istante di scariche
pesanti lacrime sugli atleti presenti, quasi fosse una volontà divina a rendere
inespugnabili quelle tre cime dei Corni di Canzo. Man mano che si saliva il
freddo feriva alle ossa come un coltello, mentre la pioggia fitta rendeva
l'aria quasi irreale, una gran botta di gelo fuori e dentro che più volte l'ha
messa a dura prova, ma la sua voglia di scoperta, di sentirsi forte ha sempre
avuto la meglio. Una volta in vetta la sorpresa, a partecipare a questa epopea
non voleva mancare lei, la candida e soffice neve, migliaia di cristallini
batuffoli che il vento sputava in faccia senza pietà, un altro duro ostacolo da
superare, ma non l'ultimo e nemmeno il più arduo, visto che era arrivato il
momento di scendere. I sentieri si presentavano come un interminabile fiume di
melma e fango, dove a fatica si riusciva a trovare un appiglio per non divenire
parte di quella poltiglia, migliaia di metri costeggiati da vertiginosi dirupi
senza l'ombra di una protezione, col rischio concreto di arrivare all'arrivo via
aria. È arrivata, gli ultimi passi sono i più pesanti che avesse mai fatto fino
ad oggi, ma ormai lo sappiamo, per Lucia stare in corto di pazzia è come
toglierle l'allegria...quella voglia congenita di mandare sangue al
cuore.
Luca Bordenga
Luca Bordenga
Ufficio Stampa
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