Domenica 3 aprile si è conclusa la 16esima edizione della Milano Marathon
col trionfo maschile del keniano meno atteso Kiprono Ngeno
con 2h08'15" mentre il primato femminile spetta alla nuova
rivelazione Brigid Kosgei che con 2h27'45" sforbicia di venti minuti
il precedente 42k di Porto. Ma tra i protagonisti in gara anche due dei nostri
atleti, Maurizio Nieli e Stefano Turchet. Per Maurizio Nieli era il debutto
assoluto su questa lunghezza, già distintosi con la maglia dei runner's in
molte gare su media distanza con tempi eccellenti, questa volta ha ritenuto
fosse giunto il momento di cimentarsi nella regina delle corse, la maratona. La
sua è stata dapprima una corsa contro il tempo, gia', perché la decisone e'
stata presa di getto, senza una strategica pianificazione, tutto ciò ha
comportato una preparazione molto serrata e compatta, ma a quanto pare il suo
ottimo tempo 2h49'31"e la sua espressione gioiosa e quasi rilassata
dell'arrivo non ne hanno dato cenno. Per Stefano Turchet questa edizione aveva
invece il sapore della rivincita. L'anno precedente la sua gara dovette fare i
conti con il fatidico " muro " del 35esimo chilometro, momento in cui
si spense tutto, gambe e cervello, costringendolo a tagliare il traguardo quasi
camminando in 4h16'. Ma questa volta non c'è stato mattone che abbia
impedito alla sua testa di abbattere un muro ancor più imponente, quello delle
4 ore, chiudendo con un meritevole 3h53'47".
PARIGI
In contemporanea aldilà delle Alpi, nella ville lumiere francese era
di scena il capitano dei Runner's città di Opera Domenico Startari. Lui è il
veterano del nostro gruppo, l'atleta che in questi anni ha maturato più di altri
un'esperienza e una crescita personale notevole, formando un connubio perfetto
tra forza mentale e resistenza muscolare. Per Startari c'era da
migliorare il precedente personal best 2h 52'56" della maratona
di Roma, ma lui si sa è uno di parola e chiude in 2h51'38" stabilendo
il nuovo PB. Primo classificato all'ombra della tour eiffel il keniano Cyprian
Kotut con 2h07'11" mentre nella categoria femminile il gradino più
alto del podio se lo aggiudica Visiline Jepkesho in 2h25'53".
FIRENZE
Per non farci mancare nulla nella stessa giornata abbiamo potuto vantare un
altro record personale nella mezza maratona di Firenze dove il piccolo grande
atleta Cristian Clemente ha frantumato un vecchio 1h52' a favore di un
fantastico 1h44'01". Dopo una partenza molto veloce, forse troppo, ha
avuto l'abilità di controllarsi e mantenere un ritmo adeguato e costante
riuscendo così ad ottenere una performance ottimale. Anche in questa
competizione e' l'antilope Keniana Kanda Kosgei ad avere la meglio
in 1h03'33" mentre alla ruandese Claudette Mukasakindi con
un 1h16'26" il conseguimento del primo diploma femminile.
E inoltre... domenica 10 aprile si è disputata una classica del circuito Corrimilano, la 10 k Rundonato.
Appuntamento tradizionale per il nostro gruppo che ha risposto in maniera
massiccia, portando al traguardo 13 atleti con diversi record personali. Buona
la prova dei due nuovi tesserati, Andrea e Clorinda che hanno concluso la non
competitiva in meno di un'ora.
E ancora...grande prova di Andrea Astolfi con personale sui 10k alla Tutta
Dritta di Torino con un fantastico 0:33:27
tempo che lo porta a tentare, nei
prossimi mesi, i 0:32:59.
Fin qui la cronaca. Ora però è arrivato
il momento di rivivere attraverso il racconto dei protagonisti, sensazioni,
difficoltà ed emozioni provate nella maratona e nella mezza maratona .
Queste le parole di Stefano Turchet "dopo l'esperienza
dell'anno precedente avevo paura di non riuscire a fare il tempo per il quale
mi ero preparato, ma ero consapevole del mio stato di forma e delle mie
motivazioni. Ho condotto la gara come volevo con linearità e determinazione, a
200 metri dall'arrivo l'emozione ha prevalso sulla fatica regalandomi uno
sprint finale con il quale ho infilato almeno 20 atleti prima di alzare mani e
occhi al cielo, pensando a mia mamma lassù e gridando CE L'HO FATTA !”.
Questa invece la gara di Maurizio Nieli "eccomi, sono
nella griglia di partenza, mi sento forte e motivato consapevole del lavoro
svolto, orgoglioso di avere l'appoggio della mia famiglia e del mio gruppo.
Manca poco, sono teso ma concentrato, penso al mio compagno Domenico che sta
già correndo a Parigi, penso a quanto sia forte. Giusto il tempo di sciogliere
le gambe e sono già a ritmo maratona, muto, attento, deciso nel mantenere una
velocità costante e un'idratazione puntuale. Arrivo al 32esimo chilometro molto
bene, ma ora inizia inesorabile metro dopo metro ad affiorare la stanchezza,
anche se non le lascerò mai prendere il sopravvento. Sento la gente urlare il
mio nome e quello del mio gruppo, vedo la mia famiglia in vari punti del
tragitto, mia moglie, i bimbi, mio fratello, volti e voci che mi danno una
carica incredibile spingendomi a tagliare il traguardo con le mani al cielo e
una gioia incredibile. Ci tengo a ringraziare in special modo mia moglie che mi
ha sopportato e supportato e il mio fratellone Gaspare (anche lui del gruppo
CDO) per essersi sobbarcato molti dei nostri impegni lavorativi”.
Veniamo ora alle sensazioni di Domenico Startari "Ci siamo, il
grande giorno è arrivato, sono sugli champ elysee, a 10 metri dall'arco,
inghiottito da una folla oceanica con le certezze riposte nelle mie gambe e la
testa di chi sa quel che vuole. Inizio la prima parte forse in modo spavaldo o
forse no, chi lo sa, ogni maratona fa storia a se, sicuramente ho fatto un
errore di valutazione dopo il passaggio alla mezza, pensando a torto di aver
diminuito il ritmo. Dal km 32esimo in poi si è progressivamente spenta la luce
perdendo per strada un obiettivo per volta, ero talmente poco lucido da
dimenticarmi o quasi di avere un personale da difendere, correvo solo per
arrivare al traguardo. Dopo una mezz'oretta mi sono reso conto che comunque
avevo portato a casa il PB ma ancora oggi a freddo la mia gioia sta nell'averla
orgogliosamente conclusa, non è stato per nulla semplice digerire in pochi
minuti tutti quegli obiettivi che vedevo diradarsi, mentre la stanchezza
sopraggiungeva inesorabile. Ad ogni modo auguro a qualsiasi runner di vivere
un'esperienza di questa portata, davvero formidabile”.
E infine leggiamo del giovane Cristian Clemente "È stata una
bellissima gara piena di emozioni, all'inizio sono partito forte e mi sembrava
di volare, solo dopo il 5km mi sono accorto che dovevo rallentare, è stato
bello poter incontrare durante il percorso, palazzo vecchio, il duomo,
attraversare ponte vecchio, una cornice davvero fantastica. Ho faticato più del
solito negli ultimi chilometri, ma era troppa la voglia di abbracciare la mia
ragazza che mi aspettava all'arrivo, così ho stretto i denti e dato fondo a
tutte le energie rimaste ottenendo un personal best di tutto
rispetto 1h44'01" annientando di fatto il precedente personale
maturato nella Stramilano 2015 di 1h52'10".
Questo è lo sport che ci piace promuovere, questa la passione che vogliamo
trasmettere, fatta di fatica, di gioia, sacrificio e divertimento, coesione e
determinazione, tutti ingredienti che rendono i Runners Città di Opera un
grande gruppo sportivo e una grande famiglia.
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