Oggi 10 agosto 2016 siamo a Santa Maria,
dove si corre la 19esima edizione della "Marcialonga di Castellabate", 6,2 km che parte dal livello del mare per arrampicarsi sul colle retrostante,
dominato dal borgo di Castellabate. La frazione di questo comune, Santa Maria
appunto, offre una serie di basse e bianche costruzioni, retroguardie di un
cordone di palme che si sporgono sghembe e indisciplinate su sabbie dorate e
specchi di zaffiro Tirreno. Disseminate qua e là spiccano sentinelle saracene
erose dal tempo che sorvegliano immobili l'orizzonte, mentre il centro è un
groviglio di stradine ciottolate che si aprono improvvise su piazze vestite di
palazzi gentilizi e tutto intorno un susseguirsi di terrazze che degradano su questo
pezzo di mare effluvio di miti e poemi omerici. La partenza è fissata per le
18:00 e tra le oltre 350 canotte presenti, spicca la verde livrea della rana,
quella di Luca Bordenga... Città di Opera c'è!! Il sole benché calante ti entra
ancora nelle vene, ti schiaffeggia impertinente fintanto che la concentrazione
pre gara non riesce a farne svanire temporaneamente gli effetti. Ci siamo, il
plotone di spalle lucide è pronto a inforcare e sciamare fluente verso quel
piccolo Olimpo forte e fiero dei suoi 500 metri di dislivello. Partiti, si esce
subito dal paese imboccando un viale in progressiva salita fino a sfociare
sulla strada provinciale, questo sarà l'unico rettilineo concesso e ne
approfitto vorace, disciogliendo gambe e respiro. La strada a un certo punto
sembra finire, inghiottita dal primo tornante. Luca, sente le gambe dure come
uova sode, cerca di non strappare e mantenere una velocità di crociera in linea
con l'inesperienza e la relativa difficoltà del tracciato. Al quarto
chilometro, la crescente salita è direttamente proporzionale alla sua
progressiva fiacchezza, raffiche di sole colpiscono vittoriose ora la nuca ora
la madida fronte, mentre la stanchezza penetra carne e mente, ma corre o cerco
di farlo, attaccandosi tenacemente all'anelito più vicino e provando a
riverberarne il suono. E’ consapevole che se solo alzasse lo sguardo potrebbe
spalancare il sipario su di una scena mozzafiato, ma decide di caricare a testa
bassa come un toro ferito, convinto di poter sfuggire alla fatica, nonostante
le punture di banderillas che arrivino secche a ogni chilometro. Mancano poco
meno di 2 km all'arrivo e inizia a intravedere ali di folla vociante e
plaudente, i loro incitamenti si effondono nell'aria calda che trasformano in
piacevoli secchiate d'acqua gelata instillando nuove inaspettate energie. Siamo
a ridosso del castello, basterà solo ruotarci intorno e un tappeto lastricato lo
accompagnerà all'arrivo, forza Luca è finita mancano alcuni metri e l’Olimpo
sarà conquistato...apre le ali quasi ad abbracciare il cielo, sono e’
traguardo, è finita, ha il volto cascante, avvizzito, ma appagato di tale
avventura, ora non gli resta che godersi quest’affresco naturale che si offre
ai sui occhi e come disse Murat
Termina la sua
prova in 27,47" al 33esimo posto assoluto e all’ottavo di categoria.
Primo classificato:
Antonello Landi in 23,02".
Luca Bordenga
Ufficio Stampa
Città di Opera
Runners
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