giovedì 11 agosto 2016

DAL SET CINEMATOGRAFICO “AZIONEEE!”

Oggi 10 agosto 2016 siamo a Santa Maria, dove si corre la 19esima edizione della "Marcialonga di Castellabate", 6,2 km che parte dal livello del mare per arrampicarsi sul colle retrostante, dominato dal borgo di Castellabate. La frazione di questo comune, Santa Maria appunto, offre una serie di basse e bianche costruzioni, retroguardie di un cordone di palme che si sporgono sghembe e indisciplinate su sabbie dorate e specchi di zaffiro Tirreno. Disseminate qua e là spiccano sentinelle saracene erose dal tempo che sorvegliano immobili l'orizzonte, mentre il centro è un groviglio di stradine ciottolate che si aprono improvvise su piazze vestite di palazzi gentilizi e tutto intorno un susseguirsi di terrazze che degradano su questo pezzo di mare effluvio di miti e poemi omerici. La partenza è fissata per le 18:00 e tra le oltre 350 canotte presenti, spicca la verde livrea della rana, quella di Luca Bordenga... Città di Opera c'è!! Il sole benché calante ti entra ancora nelle vene, ti schiaffeggia impertinente fintanto che la concentrazione pre gara non riesce a farne svanire temporaneamente gli effetti. Ci siamo, il plotone di spalle lucide è pronto a inforcare e sciamare fluente verso quel piccolo Olimpo forte e fiero dei suoi 500 metri di dislivello. Partiti, si esce subito dal paese imboccando un viale in progressiva salita fino a sfociare sulla strada provinciale, questo sarà l'unico rettilineo concesso e ne approfitto vorace, disciogliendo gambe e respiro. La strada a un certo punto sembra finire, inghiottita dal primo tornante. Luca, sente le gambe dure come uova sode, cerca di non strappare e mantenere una velocità di crociera in linea con l'inesperienza e la relativa difficoltà del tracciato. Al quarto chilometro, la crescente salita è direttamente proporzionale alla sua progressiva fiacchezza, raffiche di sole colpiscono vittoriose ora la nuca ora la madida fronte, mentre la stanchezza penetra carne e mente, ma corre o cerco di farlo, attaccandosi tenacemente all'anelito più vicino e provando a riverberarne il suono. E’ consapevole che se solo alzasse lo sguardo potrebbe spalancare il sipario su di una scena mozzafiato, ma decide di caricare a testa bassa come un toro ferito, convinto di poter sfuggire alla fatica, nonostante le punture di banderillas che arrivino secche a ogni chilometro. Mancano poco meno di 2 km all'arrivo e inizia a intravedere ali di folla vociante e plaudente, i loro incitamenti si effondono nell'aria calda che trasformano in piacevoli secchiate d'acqua gelata instillando nuove inaspettate energie. Siamo a ridosso del castello, basterà solo ruotarci intorno e un tappeto lastricato lo accompagnerà all'arrivo, forza Luca è finita mancano alcuni metri e l’Olimpo sarà conquistato...apre le ali quasi ad abbracciare il cielo, sono e’ traguardo, è finita, ha il volto cascante, avvizzito, ma appagato di tale avventura, ora non gli resta che godersi quest’affresco naturale che si offre ai sui occhi e come disse Murat
Termina la sua prova in 27,47" al 33esimo posto assoluto e all’ottavo di categoria.
Primo classificato: Antonello Landi in 23,02".
Luca Bordenga
Ufficio Stampa
Città di Opera Runners

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