giovedì 15 febbraio 2018

INTERVISTIAMOCI !


Da oggi iniziamo una nuova rubrica su questo blog. Intervisteremo di volta in volta i nostri runners sentiremo da loro cosa pensano di noi, cosa pensano della corsa , il perché e di qualsiasi altra cosa riguardi questo sport…” LA CORSA “.
Iniziamo con l’ultimo iscritto ai Runners di Città di Opera nell’anno 2017: Paolo Sartori 
Cos'è per te la corsa?
<< Qualche anno fa quando smisi di giocare a pallavolo, dovetti fare una corsa di 500mt perché pioveva forte, arrivai con un fiatone impensabile e mi dissi che no, non era possibile, la palestra non era sufficiente. Da quel momento iniziai a fare jogging con un Casio anni 90 per capire quanto tempo ci mettevo ad arrivare a Mirasole. La corsa da quel momento divenne parte integrante della vita quotidiana, nulla di serio, senza aspettative, se non quella di mantenere una forma che potesse esser chiamata tale. Per problemi di salute ho dovuto interrompere per un paio di anni, e ora, da qualche mese, abbandonate le vecchie passioni ho fatto della corsa il mio sport. Correre è diventata una necessità per stare bene, correre ora è fatica e sacrificio, un continuo contrasto tra dolori meccanici e sollievi mentali, e poi...e poi c'è il cuore, i ricordi, i racconti dei tempi passati. >>
Perché Città di Opera?
<<  Volevo fare qualcosa di più serio che le 2 uscite settimanali, avevo bisogno di obiettivi e iniziare a misurare i miei allenamenti. Sono operese da 36 anni, conosco da sempre la società e le ottime persone che ne fanno parte, non ho avuto alcun dubbio sulla scelta di una società che mette al centro la passione e le persone, non i risultati.>>
Obiettivi?
<< Ad oggi l'obiettivo primario è lavorare al meglio per riuscire a correre cercando di migliorare. Purtroppo faccio i conti con dei problemi che spesso mi costringono a dovermi fermare e influiscono molto sulla prestazione. Nei prossimi mesi cercherò di migliorare qualche tempo sui 10 e sui 21 senza particolari velleità. L'obiettivo mio è stare bene, e per ora la corsa è questo. Se le gambe saranno dalla mia parte nel 2019 farò qualcosa di più importante, ma dovrò essere pronto al 100%. >>

Luca Bordenga
Ufficio Stampa

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